Era il primo settembre 1944 quando alcune camionette cingolate dell’VIII Armata Inglese entrarono in piazza Ginori, liberando così Sesto Fiorentino dal giogo nazifascista. Da allora sono passati settantadue anni.
Come ogni primo settembre si sono tenute le celebrazioni della Liberazione. Gli eventi sono cominciati presto, alle 8.30, con la deposizione di corone ai Cippi e al Cimitero Maggiore. Un’ora dopo, presso la chiesa di San Martino, è stata la volta della messa in memoria dei caduti. Dalle 10.30 ha preso il via, da piazza Vittorio Veneto, il corteo durante il quale il sindaco Lorenzo Falchi ha deposto una corona ai monumenti ai Caduti e al Partigiano in piazza Edmondo De Amicis. Dalle 11.15, sempre in piazza Vittorio Veneto, si sono susseguiti gli interventi, oltre che del primo cittadino, anche di Roberto Corsi, presidente ANPI Sesto Fiorentino, Valdo Spini, Presidente Fondazione Circolo Fratelli Rosselli di Firenze, e Eugenio Giani, presidente del consiglio regionale toscano.
“Dobbiamo trasmettere ciò che 72 anni fa è avvenuto affinché democrazia e la libertà siano considerati valori fondanti – ha detto Eugenio Giani -. Dobbiamo dare il senso dell’unità contro il nazifascismo in nome della democrazia e della libertà“.
“Non è un fatto vuoto ricordare gli eventi di 72 anni fa – ha aggiunto Lorenzo Falchi -. Il primo settembre è una data fondativa della nostra comunità, così come quella del 25 aprile. Sesto ha sempre alzato la testa, andando alla ricerca della democrazia, sia prima che durante il fascismo. Sono tanti i sestesi che hanno contribuito alle lotte di liberazione nazionale. Dobbiamo saper coltivare la memoria per far rivivere i valori dell’antifascismo. L’Anpi è un’associazione attiva nel far rivivere i ricordi di quegli anni. Per questo il primo settembre, nella nostra comunità, non mancherà mai un rappresentante dell’Anpi“.
STEFANO NICCOLI
LINK – 1° settembre 1944 – Liberazione di Sesto Fiorentino