Osmannoro, Falchi a Rai Tre: “Un’ordinanza di sgombero non basta, servono politiche di accoglienza”

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Alla trasmissione “Agorà” in onda su Rai Tre si è parlato dell’incendio all’ex Aiazzone all’Osmannoro. Tra gli ospiti anche il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi: “Un Comune con le nostre dimensioni non ha né le risorse né le possibilità né gli strumenti per poter intervenire di fronte a situazioni così complesse e difficili, con un impatto sociale così grande. La vicenda è nota, l’occupazione risale al dicembre 2014 e scaturisce da uno sgombero avvenuto nel Comune di Firenze poco prima del dicembre 2014. In questi sei mesi abbiamo parlato di questa situazione in prefettura, chiedendo ai livelli istituzionali superiori la possibilità di confrontarsi e di trovare insieme delle soluzioni. 

In questi sei mesi lo sgombero non era stato richiesto, ma era un tema all’oggetto del Comitato di sicurezza pubblica, ciò che è successo poche sere fa ha fatto precipitare tutto. 

Ordinanza di sgombero? La dovrei giustificare con delle relazioni da parte dell’Asl, dei Vigili del Fuoco e di quant’altro che individuano la pericolosità e quindi lo strumento per poter emettere un’ordinanza di sgombero. Si può fare anche l’ordinanza di sgombero, ma non si possono risolvere vicende simili solo sul piano dell’ordine pubblico, molte persone rimangono comunque in strada, è un modo monco di risolvere casi del genere, servono politiche di accoglienza.

I migranti staranno al palazzetto dello sport in via provvisoria per 48 ore fino all’aggiornamento del tavolo del Comitato di sicurezza pubblica in programma sabato mattina. Il palazzetto era l’unica struttura che potevamo mettere a disposizione. Noi stiamo chiedendo aiuto a tutti i soggetti istituzionali: al Comune di Firenze, alla Città Metropolitana, alla Regione. Il confronto che abbiamo avuto ieri spero possa avere esiti positivi nell’aggiornamento del tavolo di sabato mattina“.

STEFANO NICCOLI

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