“L’Unione Europea deve intervenire. Non possiamo permettere che questi eventi vergognosi continuino”. Così l’artista dissidente cinese Ai Weiwei commenta il caso dell’incendio divampato la scorsa notte in un capannone di Sesto Fiorentino dove vivevano accampati circa 80 migranti, uno dei quali, Al Muse, ha perso la vita tra le fiamme. In segno di protesta un gruppo degli scampati all’incendio, ha occupato, ieri, Palazzo Strozzi, sede della mostra ‘Ai Weiwei. Libero’ rivendicando il diritto alla casa e ad una vita dignitosa. “In questa dura stagione invernale, la mia preoccupazione è per la gente che trova riparo in questi rifugi e campi temporanei, in particolare le donne e i bambini”, spiega Weiwei, che proprio al tema dell’immigrazione, nella mostra di Firenze, aveva dedicato una installazione con gommoni rossi sulla facciata di Palazzo Strozzi.
ANSA