Se l’ampliamento dell’ aeroporto “non si facesse, nel giro di pochi anni rischieremmo di perdere 2-3.000 posti di lavoro”. Lo ha detto oggi, al termine del Consiglio delle grandi imprese dell’area metropolitana fiorentina, il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Senza il nuovo aeroporto – ha ribadito – noi rischiamo di perdere qualcosa come 2-3.000 posti di lavoro nell’area di Sesto e in quella circostante. Perché l’aeroporto non è un’infrastruttura marginale per gli investimenti e il business di queste grandi aziende, ma è un’infrastruttura decisiva, che fa differenza nella competitività tra territori”. Sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze “non ho alcuna intenzione di perdere tempo in polemiche con il Comune di Sesto. Io guardo all’interesse dei cittadini di Firenze e di tutte le aziende dell’area metropolitana che danno lavoro a migliaia e migliaia di persone”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella ha risposto oggi ai cronisti che gli chiedevano di quanto sostenuto nei giorni scorsi dal sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, che nei giorni scorsi ha chiesto “chiarezza” al ministro dell’ambiente Gianluca Galletti in merito al rilascio della Via (Valutazione di impatto ambientale) per l’infrastruttura. “Ci auguriamo che con il ministero dell’Ambiente e il governo si sciolgano gli ultimi nodi tecnici, perché crediamo che l’aeroporto sia fondamentale per le aziende”, ha aggiunto Nardella. “La preoccupazione principale esposta da tutti i rappresentanti delle grandi aziende presenti sul territorio fiorentino è quella delle infrastrutture, e la prima, la più sentita, è quella dell’aeroporto”, ha aggiunto il sindaco. Sull’aeroporto, ha proseguito Nardella, “la totalità delle aziende che partecipano al consiglio delle grande aziende, si sono espresse con decisione a favore dell’ampliamento e di una rapida risoluzione dei problemi che ne stanno rallentando la realizzazione. Abbiamo raccolto questo invito e facciamo nostra questa sollecitazione”.
Ansa