Una mostra-proiettata per “andare a trovare”. Tentare di trasmettere, attraverso l’esperienza di Marco Banchelli, alcune sensazioni del suo “viaggio” da Monte Morello all’Everest. Un viaggio del 1992 (e di cui ricorre il 25ennale), che non è stato né il primo né l’ultimo ma che ne comprende tanti (Banchelli è stato 34 volte in Nepal – ndr) e soprattutto in attesa dei prossimi!
Notevole apporto è dato anche dalla presenza di tre pubblicazioni: per le foto di Monte Morello, per la presenza nel “ciclismo da leggenda” e per la compagnia proprio verso l’Everest… Ed in particolare gli scatti di Nino Ceccatelli, la saggia esperienza di Alfredo Martini, la grande amicizia con Giorgio Saviane.
Oltre agli scatti verso il “tetto del mondo”, tantissimi saranno anche i momenti di Himalaya e di Nepal in un arco di tempo di oltre trent’anni (il primo viaggio di Banchelli è del 1985): da atmosfere lontane d’oriente alla guerra civile tra governativi e maoisti, dallo splendore dei templi fino al terremoto del 2015. Ma soprattutto tante presenze e tanti volti di un paese dove l’incontro con l’altro è ancora molto importante. E non mancheranno neppure “gruppi”: di bambini a scuola come di viaggi in cui Banchelli ne era la guida…
Un’esperienza importante anche per le note che la accompagnano, anch’esse tutte con una storia: da Franco Battiato al “Gladiatore” fino all’Oscar di Roberto Benigni…
Una “visita” che in meno di 25 minuti può lasciare tanti motivi di spunto e riflessione da far sentire protagonista ogni visitatore. E magari al termine della “visita-visione” portarsi a casa la sensazione che in alcuni di quei panorami, volti e gruppi, avrebbe potuto benissimo esserci anche lui!
Il video sarà proiettato dal 16 maggio fino al 29 maggio sui monitor di ZAP. Il 16 maggio alle ore 18.00 ci sarà la proiezione del video alla presenza di Marco Banchelli.
Due parole sulle “date”: non certo “a caso”! Il giorno 16 maggio è infatti la vigilia della partenza da Firenze della tappa del Giro d’Italia n° 100 e Marco recherà un suo particolare “omaggio” al ciclismo “vero” al Giro ed alcuni suoi grandi amici, da Gino BARTALI e Alfredo MARTINI fino a Mario CIPOLLINI, Francesco MOSER e l’indimenticabile Franco BALLERINI. La chiusura del 29 maggio sarà invece una specie di “festa di compleanno” dell’Everest nel giorno anniversario della sua conquista da parte del neozelandese Edmund Hillary e del nepalese Tenzing Norgay nel 1953.