Anche il capogruppo del Partito Democratico di Sesto Fiorentino, Lorenzo Zambini, si è espresso sulla questione Richard-Ginori. Ecco le sue parole riportate in un comunicato stampa:
“Vicinanza e solidarietà a tutti i lavoratori della Ginori per questa situazione grottesca e sconcertante. Mentre i lavoratori hanno fatto e stanno facendo sacrifici, con un altissimo senso di responsabilità, la doBank si mette a coltivare pensieri speculativi sulla pelle del lavoro, dello sviluppo e della storia di una comunità. Dire che tutto questo è inaccettabile è poco.
Sembrava si fosse arrivati a una conclusione positiva di questa vicenda. Cosa è successo per far cambiare idea a doBank? Qui nessuno ha voglia di scherzare, le banche devono dimostrare serietà e senso di responsabilità, non giocare a fare i pirati. Stiamo parlando di lavoro e di una azienda che vuole investire e crescere sul territorio, stiamo parlando di un pezzo di storia, non solo sestese, ma italiana. In quell’area ci sono e ci dovranno essere la Ginori e il suo Museo, altre idee non sono ipotizzabili né ora né mai.
L’azienda ha dichiarato che l’offerta in campo rimarrà valida fino al 30 settembre, domani c’è l’incontro al Ministero dello Sviluppo economico tra le parti. Le forze politiche sestesi e tutti i sestesi su questa vicenda hanno dimostrato compattezza e unità. Auspichiamo l’impegno di tutti, ma soprattutto della doBank, per una conclusione positiva“.