Il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, ha parlato così dell’inceneritore di Case Passerini a Controradio:
“Il protocollo d’intesa del 2005 sulla realizzazione delle opere di mitigazione non è mai stato rispettato. Questo mancato rispetto ci ha portato a fare ricorso al Tar. Ricorso che il Tribunale Amministrativo ha accolto. Dopo un anno ci aspettavamo che il protocollo venisse rispettato. Questa è stata una delle ragioni che ci ha portati a dire game over, il tempo è finito, archiviamo definitivamente l’ipotesi di realizzare l’inceneritore a Case Passerini. Questa è la nostra posizione definitiva perché riscontriamo che non c’è la volontà politica di rispettare quei patti. Le opere di mitigazione non sono una banalità, sono necessarie quando viene costruita un’opera dall’impatto ambientale forte, hanno l’obiettivo di mantenere un equilibrio ambientale.
In quel fazzoletto di terra la politica ha previsto di realizzare, oltre all’inceneritore, anche la terza corsia autostradale e il potenziamento dell’aeroporto. Singolarmente sono opere sulle quali ci si può discutere, ma non possono stare tutte insieme in una porzione di terrà così limitata. Sono passati più di vent’anni da quando l’idea dell’inceneritore è stata concepita, nel frattempo il mondo è cambiato e c’è una maggiore tendenza a differenziare. Penso che si debba aprire un capitolo nuovo che si basi sul principio della diminuzione della produzione dei rifiuti, sul tema della differenziata sul quale devono spingere sì i Comuni, ma anche la Regione e gli ATO e sul riuso e il riciclo. Sono temi, questi, che in altri posti della Toscana hanno fatto la differenza. Perché non proviamo anche noi a fare questo? Chiedo alla Regione di riprendere la palla in mano e di non aspettare il Consiglio di Stato. La politica deve riprendere in mano la situazione, non può più delegare ai Tar. La Regione deve riformare gli ATO e farne uno unico. Dall’altro lato noi come Comune di Campi ci impegneremo molto a rilanciare i temi della diminuzione della produzione dei rifiuti, delle buone pratiche del riuso, del riciclo e della differenziata spinta. Penso anche che si debba provare a rimettere insieme chi, in questi anni, si è opposto alla realizzazione dell’inceneritore“.