di Firenze è inquinata, va monitorata con attenzione e vanno adottate misure drastiche in caso di sforamenti accertati . Dopo la lunga battaglia che da anni stiamo portando avanti sul tema dell’aria, e il progetto “CHE ARIA TIRA?” è lì a dimostrarlo, adesso è lo stesso Ministero dell’Ambiente a confermare che esiste un problema inquinamento e qualità dell’aria.
Lo ha messo nero su bianco nel documento per la Valutazione di Impatto Ambientale per la costruzione dell’ipotetico nuovo Aeroporto di Firenze, di cui da ieri è pubblicato il decreto con la firma del ministro Franceschini (MiBACT) che si affianca a quella già apposta dal ministro Galletti. Nella VIA, è importante notare che, tra le centinaia di prescrizioni, vi sono due forti avvertimenti alla politica e ad enti e società locali e nazionali sul tema dell’inquinamento.
Il primo avvertimento è per Enac e Toscana Aeroporti: dovranno misurare la qualità dell’aria, “con centraline dedicate”, sul campo, prima e dopo l’entrata in funzione della ipotetica nuova pista parallela da 2.400 metri. E qualora i valori di ossidi d’azoto e Pm10 superassero i valori di legge, Enac dovrà applicare le procedure “limitando eventualmente l’attività aeroportuale fino a rientrare nei limiti dichiarati”.
Per anni, nonostante la richiesta forte e costante dei cittadini, i voti favorevoli di diversi comuni e i dati provenienti da diversi studi nazionali e internazionali, il comune di Firenze, ARPAT e la Regione Toscana hanno sempre negato la necessità di dover monitorare la qualità dell’aria nell’area che va da Firenze Nord ai comuni limitrofi, quindi Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino. Davanti alle nostre richieste ci è sempre stato risposto che piuttosto che installare centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria in zone specifiche, ci si poteva basare su modelli matematici e altre centraline, dislocate altrove.
E’ paradossale che una conferma della necessità di un monitoraggio attento della qualità dell’aria sia contenuta in un documento che dà l’OK politico ad un opera altamente impattante. Ci si chiede anche come mai questa attività di monitoraggio e limitazioni non sia prescritta per l’attuale aeroporto. Ci si chiede inoltre se il Ministro è al corrente del grave danno per la salute, tumori e malattie cardiovascolari, rappresentato dalle polveri fini PM2,5 come asserito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e ben poco considerato dagli inadeguati limiti di legge.
In questi anni abbiamo imposto dal basso il tema della qualità dell’aria e della difesa dell’ambiente. Fino a ieri diversi rappresentanti istituzionali affermavano che l’aria era buona e che non servivano indagini ulteriori. oggi si scrive nero su bianco che la bontà dell’aria che si respira non è affatto scontata, e che va valutato attentamente il livello di inquinamento, prima durante e dopo l’ipotetica costruzione di ogni nuova opera, soprattutto in aree molto antropizzate e industrializzate.
Abbiamo già iniziato a installare una serie di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, e nelle prossime settimane altre ne verranno installate. I primi dati sono già pubblici e visibili su www.cheariatira.it e già questi fotografano una situazione per niente rosa e fiori, come qualcuno voleva dipingerla.
Ed ecco che, da questo primo tema, emerge il secondo avvertimento, che riguarda invece direttamente la costruzione dell’inutile e dannoso inceneritore di Firenze. Da Roma si invitano i Comuni e i soggetti “preposti alla tutela della salute” ad attivarsi per chiedere di aggiornare la Vis, cioè la Valutazione d’impatto sanitario sull’area, “in relazione ad altre opere, oltre all’aeroporto, fra le quali il termovalorizzatore di Case Passerini”. Ovvero, si fa intendere, che in caso di valutazione sanitaria negativa per eccesso di carico inquinante il primo a saltare sarebbe quantomeno l’inceneritore. E chissà che non salti anche altro poi.
E così crolla il secondo muro alzato dalla politica, il secondo tabù, la grande Fake News che nessun giornale ha provato a smontare. Da anni cittadini, movimenti, associazioni ma anche alcuni comuni chiedono che venga redatta una nuova Valutazione di Impatto Sanitario (come d’altronde ora è previsto anche dalle nuove leggi comunitarie) che tenga conto di tutte le opere che si vogliono costruire in un’area così ridotta e della loro ricaduta COMPLESSIVA a livello di inquinamento su cittadini e lavoratori.
Per anni infatti si sono fatti semplici valutazioni limitate alle singole opere, e nonostante che da ogni valutazione emergesse chiaramente che il limite di accettazione del carico inquinante fosse superato (tanto da imporre opere di compensazione e mitigazione), si è continuato ad aggiungere opere e inquinamento senza tenerne di conto.
Bene, oggi finalmente si rende ufficiale anche questo. Che si aprano quindi le danze per le richieste formali di una nuova Valutazione di Impatto Sanitario e che il processo sia aperto, partecipativo e trasparente.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore di Firenze all’ambiente Alessia Bettini, così come il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessore regionale Federica Fratoni, in questi anni hanno completamente ignorato le nostre richieste. Coloro che dovrebbero rappresentare i cittadini e salvaguardarne la salute, non hanno ascoltato la richiesta di approfondire la questione con maggiori studi e analisi. Pur di andare avanti hanno preferito abdicare al ruolo di “soggetto preposto alla tutela della salute”, ma da oggi non c’è più spazio per giochetti, fake news e menzogne.
Ancora una volta chiediamo alle amministrazioni locali e regionali di aprire un tavolo per valutare le alternative all’incenerimento, chiediamo l’installazione immediata di centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria e chiediamo a tutti i Comuni della piana fiorentina di attivarsi per richiedere una nuova Valutazione di Impatto Sanitario che tenga conto di tutte le opere esistenti e di quelle che si vorrebbero realizzare nell’area che ricordiamo essere:
– inceneritore di Firenze;
– nuova pista aeroporto di Firenze;
– spostamento area Mercafir;
– stadio di Firenze;
– terza corsia autostradale;
– impianto di trattamento di rifiuti speciali liquidi.
La politica sarà in grado di tornare protagonista e coraggiosa?
Mamme No Inceneritore