Turisti per Caso: Banchelli “cucina” la storia dell’incontro

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Durante le varie “tappe” che in bicicletta ha percorso su strade e piste del mondo, il ciclo-ambasciatore Marco Banchelli ha sempre portato con sé, oltre al suo solito Libro preferito, poche altre letture. In questa missione in Nepal, Marco ne ha addirittura altri due, di libri: uno sulla Scuola di Don Lorenzo Milani a Barbiana e l’altro “Ti cucino una storia”, una raccolta di ricette, racconti e disegni, di Sabrina Rossello, Elena Andreini e Elena Tricca. Mai avrebbe immaginato che si sarebbe presentata un’occasione straordinaria per “cucinare” lui stesso la storia della sua partecipazione alle mitiche puntatone dedicate al Nepal dei “Turisti per Caso” Patrizio Roversi e Syusy Blady.

Quando l’ho incrociato per strada, io in bicicletta e lui a piedi, quasi non ci credevo! Il mitico Robi Robiolo l’ho ritrovato così, la mia prima domenica mattina di questo nuovo viaggio. Ci siamo rivisti ieri per “cucinare” qualcosa da mangiare, magari riprendendola dal libro che mi accompagna in questo viaggio, dal gusto anche di spezie e cibi. Poi però ci siamo ritrovati a passeggiare per Kathmandu e ricordare quei giorni di quasi vent’anni fa… Robi ha addirittura un’esperienza anche più lunga della mia e tra le tante attività che ha svolto, ha aperto una locanda simbolo per me, la Marco Polo di Thamel. Dove per primo in queste terre, iniziò a sfornare pane e pizze. E’ stato bello ripercorrere con lui alcuni momenti di TURISTIperCASO vissuti in diretta: da quando spiegava a Syusy i poteri della divinità contro il mal di denti a quando fece confezionare per Patrizio un abitino in perfetto nepal-style! E straordinario ripensare q quel nostro inizio di amicizia che ancora continua. Certo che rivedermi al fianco del caro Patrizio mentre pedaliamo verso la Chiesa di Patan o mentre lo istruivo per come diventare il “secondo uomo” in bicicletta sulle acque dell’Himalaya è veramente un qualcosa vicino al più unico che può capitare in una vita. E pensare che tutto nacque dallo stratega Marco “Orso” Schiavina che mi vide raccontare proprio la mia conquista di Tilicho al Costanzo Show e che mi propose di far parte del gruppo per le puntate che avrebbero dedicato proprio al Nepal! E che ci sarebbe stato Franco Battiato come ospite “totemico”… Perché degli altri mitici e storici operatori/registi Paolino e Giuseppe?!?Il grande Erus Sangiorgi medico omeopata… Insomma formammo veramente una specie di band. Al limite dell’incontenibile! Anche se credo che la speciale amicizia soprattutto con Patrizio nacque proprio a Pokhara, in un’intervista a quattrocchi che poi non andò neppure in onda. Entrammo molto nel personale… E forse ci rendemmo entrambi conto che nei nostri percorsi di vita, stavamo facendo terribilmente sul serio le nostre cose! 

Ci sarebbe ancora tanto da “cucinare” di questa storia. Mi sembra di aver messo solo gli ingredienti… Anche su Robi tornerò presto a raccontare anche perché ha pure lui un piccolo-grande sogno che vorrebbe realizzare. Per il momento però, per riassumere quella esperienza in Nepal del 1999 e come è arrivata fino al 2018, riporto le parole di un messaggio che Patrizio mi inviò poco prima di partire:”Vorrei proprio abbracciare il Professor Carini: aver salvato un amico come te è come avesse salvato me stesso”.

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