Banchelli: “Appello alla città di Siena per Mauro Conti”

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Nonostante due straordinari “fuori programma” che hanno coinvolto anche la musica con un progetto partito da Venezia e con una sorpresa dalla Missione Cattolica di Godavari, il ciclo-nauta Marco Banchelli è arrivato al termine della sua “missione” in Nepal senza aver trovato tracce della “Via Crucis” di Mauro Conti, che lui stesso aveva portato e consegnato al Prefetto Apostolico Fr. Antony Sharma nel 1996. Per cui le “14” opere risultano ancora disperse nelle terre ai piedi dell’Himalaya.

Ma proprio da queste terre e come messaggio conclusivo, Banchelli lancia un particolarissimo “appello” rivolto alla città di Siena e che riguardano ancora lo stesso Conti. Un “appello” per cui fin dalla partenza aveva già ricevuto il sostegno del Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani.

Mi rivolgo a Siena ed alle autorità competenti – dichiara lo stesso Banchelli – per richiedere che il sogno più grande del mio caro amico pittore Mauro Conti possa essere realizzato. Ed il suo sogno che da una vita porta nel cuore è quello di poter dipingere il Cencio per una prossima edizione del Palio

Mauro Conti è di Sesto Fiorentino, ma se per l’assegnazione della commessa per il Palio dovesse essere considerato l’amore per la città di Siena e per la sua tradizione: “… Conti, ne dovrebbe dipingere almeno uno per ogni anno! – conclude Banchelli.

Grande appassionato anche della stessa storia del Palio, tramandatali dalle favole su questa corsa unica al mondo che il nonno gli raccontava quando era piccolo, Mauro Conti ha continuato a coltivare amore e passione per il Palio in tutta la sua vita. In occasione di una mostra realizzata per il suo ottantesimo compleanno, Marco Banchelli si era amichevolmente preso con lui l’impegno di far quanto meno conoscere il grande sogno dell’amico. E non è certo un caso che l’appello parta proprio dal Nepal: una terra tanto cara a Banchelli quanto la stessa Siena lo è per Conti. Confidando che lo stesso Presidente Giani, che proprio in occasione della partenza per questa missione in Nepal lo ha nominato Ambasciatore di Pace della Toscana, possa farsi carico di tutto quello che potrà essere nelle sue possibilità istituzionali affinché l’appello possa avvalersi di ogni tipo di contributo e sostegno ad un suo esito positivo.

Sicuramente, al rientro dello stesso ciclo-nauta in Italia, potrà essere occasione di ulteriore e comune rilancio il momento in cui si recherà a salutare e rendere conto dettagliato delle varie tappe di queste settimane, ricercando e seguendo “Orme di Pace” allo stesso Presidente del Consiglio regionale della Toscana.

Tuttavia, le “orme” sono ancora così tante che la “missione”del ciclo-ambasciatore Marco Banchelli proseguirà comunque anche nelle prossime settimane.

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