Cavallo (M5S): “Le elezioni hanno modificato l’ordine consolidato di governo di sinistra a Sesto”

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Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Sesto Fiorentino, Pietro Cavallo, ha commentato così i risultati elettorali delle elezioni politiche di domenica 4 marzo:
Queste elezioni politiche hanno modificato sensibilmente l’ordine consolidato da decenni di governo di sinistra a Sesto Fiorentino.

Innanzitutto, come portavoce del Movimento 5 Stelle del nostro Comune, devo ringraziare tutti quei cittadini sestesi che con il loro voto hanno fatto in modo che il nostro movimento diventasse la seconda forza politica, dopo il PD.

Siamo soddisfatti per diversi motivi:
Siamo contenti per lo zero realizzato dalle forze di estrema destra, siamo contenti per il quasi zero ottenuto dalle liste di sinistra, apparse all’improvviso poco prima delle elezioni.
Siamo contenti anche per il risultato deludente, dal punto di vista dei promotori, di Liberi e Uguali.
Nonostante questa lista fosse promossa dalla maggioranza comunale attuale, l’operazione gattopardo, cioè, cambiare tutto per non cambiare nulla, non ha funzionato, come nel resto d’Italia fra l’altro.

Il sindaco Falchi si è detto deluso del risultato e che c’è bisogno di rifondare una sinistra nuova (LEGGI QUI). Per fare questo, caro sindaco, c’è bisogno di tanto coraggio. Non si può formare un partito che contenga nomi come Grasso, Bersani, D’Alema, Rossi e poi chiamarlo di sinistra. Gli elettori hanno dimostrato di essere meno sprovveduti di quanto possa sembrare. Per rifondare una nuova sinistra ci vuole un programma serio, coraggioso e onesto; un programma che preveda la soluzione reale dei problemi che gravano sui cittadini italiani, siano essi lavoratori, imprenditori o di altre categorie.

Forse è proprio questo che vi terrorizza, perché realizzando un programma del genere questo rischia di combaciare con quello del Movimento 5 Stelle, in quanto per perseguire il bene la strada da percorrere è una sola: quella dell’onestà degli intenti.

Infine, siamo contenti per il forte regresso del PD, perché questo gli consentirà di guardarsi allo specchio e rinnovarsi.
E’ evidente, ormai che, a parte i casi di convenienza personale, i cittadini votino questo partito in maniera ideologica se non addirittura automatica, comportamento derivante da decenni di scelta acritica a favore di questa compagine politica, senza coglierne i forti cambiamenti (nel senso neoliberista e autoritario) avvenuti al suo interno nel corso degli anni.
Se così non fosse, sarebbe grave votare a favore di un partito che ha attuato scelte fortemente dannose per i cittadini, soprattutto nel campo del sociale, esattamente il contrario di quello per cui hanno lottato coloro che portarono il socialismo a Sesto Fiorentino più di un secolo fa.

Per quanto riguarda il contesto nazionale devo dire che siamo contenti del risultato ottenuto, avendo triplicato il numero dei parlamentari sia alla Camera che al Senato.
Tuttavia però nessuno ha la maggioranza assoluta.
Credo che la strada giusta sia quella proposta dal nostro aspirante premier, cioè, quella di lavorare, con le forze politiche che lo riterranno opportuno, esclusivamente sui programmi, in modo da realizzare le riforme più urgenti di cui il paese ha bisogno“.

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