Festa del Sacrificio, la Lega risponde a Fossi: “Ha difficoltà a capire l’italiano. Che carne ha mangiato la comunità islamica?”

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A Campi Bisenzio continua a tenere banco la Festa del Sacrificio, iniziativa della comunità islamica per rendere omaggio ad Abramo, in programma fino a sabato 25 agosto a Villa Montalvo.

Su Facebook il sindaco Emiliano Fossi ha scritto che non ci saranno sacrificio di animali (LEGGI QUI). Le parole del primo cittadino non hanno convinto la Lega che ha replicato in questo modo attraverso Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa, rispettivamente segretario provinciale e segretario della piana fiorentina:

Che il sindaco di Campi fosse un amministratore poco capace lo abbiamo sempre sostenuto. Che non lo riteniamo in grado di amministrare la città lo asserivamo prima e lo ribadiamo oggi; pur rispettando pienamente la volontà degli elettori. Che però avesse difficoltà ad intendere la lingua italiana non ce lo aspettavamo davvero. Ieri un autorevole fonte di informazione della Piana Fiorentina ha riportato la notizia della festa del sacrificio. Noi abbiamo commentato: “Nel caso tale pratica venisse messa in atto anche oggi presso la nostra Villa Montalvo saremmo davanti ad un barbaro (…) “. Nel caso… Ossia se fosse vero (versione semplificata). Paventando un ipotesi, non dando per scontato che avvenisse realmente.

Comprendiamo che lui abbia ottimi rapporti con la comunità islamica, a Firenze abbiamo dimostrato anche noi di promuove il dialogo incontrando varie volte l’Imam. Solo che il nostro dialogo è basato sull’integrazione, sul rispetto delle regole e sul principio che il nostro Paese resta quello che è per la sua storia, cultura, sensibilità e fede. Il buon rapporto delle amministrazioni targate Partito Democratico, solitamente si basa sulla resa incondizionata al tracollo della nostra identità.

Oggi un esponente della comunità islamica ha precisato che non ci sono stati i sacrifici e che le famiglie festeggiano a casa propria con un pasto a base di carne, che viene acquistata normalmente. Ne abbiamo piacere ma, per girare il coltello nella piaga vorremmo sapere se la carne acquistata è halal? Poiché in quel caso il sacrificio paventato non sarà avvenuto in piazza ma è comunque barbaramente avvenuto. Ossia la gola dell’animale è stata recisa e lo si è lasciato dissanguare orientato verso la Mecca.

Inoltre il taglio non deve essere preceduto da stordimento della bestia quindi vengono recisi nettamente trachea, esofago, carotidi e giugulari mentre l’animale è immobilizzato; dunque tutto avviene con l’animale cosciente. Molti stati europei impongono, anche per la macellazione rituale, lo stordimento preventivo, considerando quest’ultimo una necessità etica dettata da un grado elevato di civilizzazione e dal rispetto per le sofferenze degli animali. Sarebbe auspicabile una tale norma anche in Italia“.

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