Prenderà il via sabato 3 novembre il servizio della linea 57 dell’ATAF che unirà Firenze con Calenzano toccando Novoli, il Polo Scientifico e la parte nord di Sesto Fiorentino, lungo il tracciato del vecchio 18.
Il percorso della nuova linea seguirà quello dell’attuale 57 che dalla Stazione Leopolda attraversa Novoli toccando il Polo delle Scienze Sociali dell’Università di Firenze e, in futuro, l’interscambio con la linea 2 del tram, il Polo Scientifico e per andare a terminare le corse al capolinea di viale dei Mille a Sesto Fiorentino. Da qui, a partire dal 3 novembre, i mezzi proseguiranno per via Gramsci, viale della Repubblica, via I Settembre, viale I Maggio, via Cafiero, via dell’Olmo, via Pisa, viale di Vittorio e viale Pratese, per poi entrare nel territorio di Calenzano dove faranno capolinea in via del Garille, nella zona del Design Campus. In direzione Firenze la linea percorrerà il tragitto contrario.
Le corse effettuate ogni giorno saranno 100.
“Il ritorno di un collegamento con la parte nord della nostra città è un provvedimento molto atteso dai residenti, ormai privati da diversi anni del vecchio 18 – spiega l’assessore alla mobilità Diana Kapo – Grazie al lavoro dei nostri uffici siamo riusciti a far sì che l’avvio delle nuove linee fosse anticipato rispetto all’entrata in funzione della linea T2, offrendo da subito un servizio a lungo richiesto dai cittadini. Questa linea ha la peculiarità di collegare anche tre poli universitari, offrendo un facile interscambio con il tram e con altre linee dirette a Careggi. Si tratta di un risultato importante, un impegno mantenuto davanti alla città che costituirà un tassello fondamentale per il sistema di mobilità intermodale”.
Fino al 30 novembre, inoltre, potranno essere richiesti i contributi per gli abbonamenti annuali al trasporto pubblico riservati a studenti e lavoratori con ISEE inferiore ai 12.500 euro. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito istituzionale.
Qualcuno ricorda che, riguardo alle linee della tramvia, era stato promosso un referendum cittadino?
E ricorda anche che tale referendum aveva detto un secco NO a quelle ulteriori linee?
Detto questo, sorvolando sulle immani spese necessarie per questa ennesima opera inutile, i fastidi ed il congestionamento del traffico (cosa che rimarrà anche a linee terminate ed attive), e le numerose attività commerciali costrette alla chiusura a causa degli interminabili cantieri, io non conosco nessuno che smanii per l’apertura di questi ignobili mostri della viabilità.
Se l’asessore all’ urbanistica si preoccupasse di fare il suo mestiere, facendo sistemare il manto stradale ed aggiornare la viabilità urbana di una città ormai ridotta al collasso da decenni di incuria e malagestione, invece di attribuire alla popolazione inconsistenti dichiarazioni di plauso sarebbe sorpreso del risultato.
Finitela di gettarci fumo negli occhi e fate, finalmente, il lavoro per cui ricevete un lauto stipendio.