Cittadino denuncia la mancata adozione del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche da parte del Comune di Campi

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Pubblichiamo di seguito la lettera del sig. Giovanni Mariotti che denuncia la mancata attuazione del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche (P.E.B.A.) in molti comuni Toscani. Alla protesta si aggiunge il rammarico per le mancate risposte alle sue segnalazioni da parte dell’assessore regionale Stefania Saccardi e da parte di tutti i gruppi consiliari regionali:
“Buongiorno. Di seguito quanto concluso ad oggi (dopo oltre un anno), per la mancanza di risposte sul tema di cui all’oggetto, da parte della Regione Toscana.
 
 
In data 17 ottobre 2017, dopo una sua visita a Campi Bisenzio, ho scritto all’Ass.Stefania Saccardi della Regione Toscana e p.c. a tutti i gruppi consiliari regionali, segnalando, che il Comune non aveva ancora adottato il P.E.B.A. (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) nonostante da oltre trent’anni una legge nazionale (la n. 41 del 1986) lo imponga, nonostante la L.104 del 1992 abbia esteso l’obbligo del P.E.B.A. anche agli spazi pubblici e nonostante, infine, il consiglio comunale abbia approvato all’unanimità nel 2014 una mozione impegnandosi, pertanto, ad adottare il P.E.B.A. in tempi brevi.
All’Ass.Saccardi, nell’evidenziare che in Toscana troppo pochi comuni avevano adottato tale strumento, chiedevo anche di conoscere se la Regione avesse nel frattempo provveduto a denunciare e/o diffidare i sindaci inadempienti (ai sensi dell’art. 328 c.p.), oltre a conoscere quali altri enti pubblici nella nostra Regione non vi avessero adempiuto. A queste domande non ho ricevuto alcun tipo di risposta, nonostante l’Ass.Saccardi mi avesse assicurato in data 6 novembre 2017 che avrebbe “girato” tali questiti alla “Direzione Generale Urbanistica”. Nemmeno ho ricevuto risposte ad un sollecito formale, inoltrato per PEC il 12 dicembre 2017, e all’Assessore e all’Ufficio regionale da questa indicatomi. Dopo oltre un anno nessuna risposta è giunta, nemmeno in merito alle ragioni del ritardo. A Campi, nel frattempo, non mi risulta che sia stato adottato un P.E.B.A. Ed anche sul sito del Comune nulla riesco a trovare se non che in data 19.01.2018, con determinazione dirigenziale n. 49 (nella quale non si cita mai la L. 41/1986, la L. 104/992, né la succitata mozione approvata dal consiglio comunale nel 2014), il Comune ha affidato ad un architetto di Pistoia la redazione di un P.E.B.A. – per la somma di euro 10.000,00 – su di un’area pilota (anche se mi risulta che la legge lo prevedA per tutto il territorio comunale). Comunque l’unica risposta dell’Ass.Saccardi del 06.11.2017 evidenzia e conferma gravi carenze nella nostra Regione sul tema (compresa la mancanza di risposte da parte del comune di Firenze ad una indagine promossa dalla stessa Regione).
Chiudo ricordando che già nel 1989 la Pretura di Firenze aveva concluso sull’omissione di atti di ufficio (art. 328 c.p.) per il sindaco che non aveva adottato il P.E.B.A. entro un anno dall’entrata in vigore della legge che ne prevedeva l’obbligo di adozione. Ed allora l’obbligo era circoscritto soltanto agli edifici pubblici. Mi domando quanto ancora debbano aspettare i disabili per vedere l’adozione di un P.E.B.A. nei comuni della Toscana (visto che spesso viene ripetuto che è una regione d’eccellenza), nonostante quanto previsto dalla Costituzione, in particolare dagli artt.2,3,24,32: i principi dei quali sono, fondamentalmente, richiamati pure agli artt. 1,2 della L. n. 104/1992. Il 2019 sarà l’anno dei P.E.B.A. in Toscana per tutti i comuni oppure no ?!
 
 
Giovanni Mariotti

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