Le foto di Simone Guidotti raccontano “La Piana di Sesto e il suo Parco”

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In piedi: Piero Bartali. A sedere: Stefano Niccoli al centro, Simone Guidotti alla sua destra

Un serata riuscita quella, di venerdì 22 marzo, al circolo Arci di Brozzi per la presentazione del libro fotografico “La Piana di Sesto Fiorentino e il suo Parco”.

A fare gli onori di casa Piero Bartali, del Gruppo Trekking StradaFacendo mentre a presentare e incalzare con le sue domande l’autore Simone Guidotti, c’era il giornalista di TuttoSesto Stefano Niccoli.

Simone Guidotti

Guidotti ha raccontato che la sua passione per la fotografia è nata da giovane, quando “o suonavi la chitarra o avevi la reflex”. Gli prese la passione per la fotografia naturalistica, ma dalle nostre parti stambecchi e lupi scarseggiavano; si mise, così, a fotografare gli uccelli.

Poi, dagli anni ’90, quando Legambiente ha creato l’oasi nella Piana, ha iniziato a fotografare i volatili quotidianamente. L’ idea di creare questo libro edito da Apice Libri è sembrata a Guidotti un buon modo per raccontare quello che c’è in questa oasi naturalistica, di fatto l’ultima striscia di terra rimasta tra Firenze e Prato.

La Piana ospita una grande varietà di uccelli – circa 270 – e una vegetazione particolarissima, tutta autoctona della zona alluvionale. Un’area che in questo libro appare nella sua particolarità fin dalla foto di copertina: uno stagno con i cavalieri d’Italia, un vecchio casale abbandonato da un lato, il casello autostradale che svetta sullo sfondo dall’altro.

Da sinistra: Stefano Niccoli-Piero Bartali

Oltre alle tante informazioni su flora e fauna nell’oasi, Guidotti non ha mancato di raccontare anche alcune curiosità: ad esempio una parte del Decameron, Chichibio e la gru, è ambientata nella Piana, all’hotel 500 di Campi Bisenzio e parla proprio della presenza delle gru nella Piana fin dal 1300.

Sono poi state mostrate alcune diapositive: dagli insetti agli anfibi, dalle volpi alla sequenza dei cavalieri d’Italia, prima durante il corteggiamento, poi in accoppiamento. Sono una piccola parte delle foto da lui scattate e una selezione delle 140 foto presenti nel libro.

Svariati gli interventi del pubblico, soprattutto per chiedere: ma come ci si arriva?

E non è mancata la domanda provocatoria, ma in fondo ben presente a tutti: con la nuova pista dell’aeroporto, tutto questo, che fine farà? E la risposta è logica: tutto questo verrà spazzato via.

Apice Libri

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