A Sesto uno dei covi della banda dei topi di appartamento

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Carabinieri
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Alle prime luci dell’alba del 25 ottobre 2023 i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze, a conclusione di mirata e prolungata attività investigativa, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto della polizia giudiziaria nove uomini, di età compresa fra i 23 e 54 anni, accusati di far parte di un gruppo criminale specializzato in furti in abitazione in tutta Italia.

I fermati, tutti di etnia rom e provenienti dal campo nomadi di Secondigliano (Napoli), sono stati bloccati dai militari che hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione in Sesto Fiorentino ed in un prefabbricato situato in una zona rurale di Prato: la dimora di fortuna sarebbe stata scelta dalla presunta banda come base operativa per i colpi in Toscana.

Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze e consistite sia in indagini tradizionali che tecniche, sono state avviate a seguito di una denuncia di furto in abitazione sporta da una cittadina residente a Scandicci durante il mese di agosto 2023; le attività hanno permesso di ricollegare gli autori di tale furto a tantissimi altri episodi delittuosi per la commissione dei quali i quali i malviventi erano soliti utilizzare una station wagon di grossa cilindrata, a cui cambiavano targhe e colore della carrozzeria dopo ogni furto.

L’attività investigativa ha consentito, quindi, di far luce – sotto un profilo allo stato gravemente indiziario – su di un sodalizio in grado di eludere i controlli di polizia, garantirsi preziose via di fuga e depredare di ogni bene le abitazioni oggetto dei loro raid.
Il gruppo, che agiva cambiando frequentemente ulteriori auto a noleggio per complicare le indagini, è risultato caratterizzato da elevata efficacia e professionalità: gli esecutori materiali venivano fatti scendere dall’autista in strade isolate, mentre quest’ultimo attendeva alla guida, con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto con i complici nel frattempo in casa, avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie e mantenendosi pronto a recuperare i restanti componenti al fine di dileguarsi rapidamente. Per quanto attiene al modus operandi analizzato dagli investigatori, il gruppo si procurava l’ingresso nelle case distruggendo ogni barriera o ostacolo, arrecando gravissimi danni alle abitazioni stesse mediante arnesi atti allo scasso (martelli di grosso calibro, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco), tutti recuperati al momento del fermo.

Gli indagati, come già detto in precedenza, sono stati sorpresi e fermati dai militari all’interno di un prefabbricato in area rurale di Prato mentre dormivano, ignari delle operazioni in corso. All’esito delle perquisizioni personali, locali e veicolari eseguite durante la cattura, è stata recuperata gran parte della refurtiva accumulata illecitamente dagli indagati nel corso dei furti messi a segno nei giorni scorsi nei comuni di Firenze, Fiesole, Scandicci e Bagno a Ripoli: 2.400 euro in contanti in banconote di vario taglio, diverse borse da viaggio griffate (Gucci, Fendi e Louis Vuitton), vari orologi e preziosi in oro di famiglia. Sequestrata anche un’auto di grossa cilindrata sulla quale erano montati dispositivi lampeggianti e acustici simili a quelli utilizzati dalle Forze di Polizia. I soggetti fermati sono stati condotti presso le Case Circondariali di Firenze Sollicciano e Prato. I provvedimenti di fermo saranno sottoposti, nei prossimi giorni, alla convalida dell’Autorità Giudiziaria. La posizione delle persone fermate è, infatti, al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e le stesse, sebbene siano gravate da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali si procede, non possono essere considerate colpevoli sino alla condanna definitiva.

Carabinieri

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