Depositata l’ennesima integrazione volontaria della documentazione progettuale, slitta ancora l’esame in commissione VIA. Dice il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi: “Siamo alle comiche, si prenda atto dell’infattibilità dell’opera.
Ennesima integrazione documentale ed ennesima proroga per il procedimento istruttorio della Valutazione di Impatto Ambientale del progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze. Il termine tassativo per il deposito delle integrazioni sarebbe dovuto essere lo scorso 25 novembre; da allora, tuttavia, sono state presentate dai proponenti altre quattro integrazioni volontarie, l’ultima delle quali, notificata martedì 20 maggio, è motivata con l’esigenza di sanare alcune “incongruenze documentali”.
Questa integrazione fa decorrere nuovamente i termini per le osservazioni estendendo il procedimento almeno fino al prossimo 6 giugno.
La prime integrazioni erano state richieste il 26 giugno 2024, con il termine per la loro presentazione fissato in venti giorni. Su richiesta di Toscana Aeroporti il termine era stato poi esteso a 120 giorni oltre al periodo previsto per le relative osservazioni. Successivamente sono state depositate altre tre integrazioni volontarie con la previsione di altrettanti periodi per la presentazione di osservazioni, a cui ora se ne aggiunge una quarta, dilatando i tempi e, di fatto, ritardando la valutazione del progetto da parte della commissione.
“Questa integrazione dell’integrazione dell’integrazione dell’integrazione conferma quanto emerso fin dalla prima lettura della cosiddetta project review – afferma il sindaco Lorenzo Falchi – Il nuovo progetto ricalca nella sostanza quello vecchio, bocciato in tutte le sedi giudiziarie, e non ne supera limiti e criticità confermate dalle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato. L’impressione è che si stia facendo di tutto per allungare i tempi e rimandare una nuova inevitabile bocciatura.
Se con il precedente progetto l’impressione era che si volesse ultimare la procedura il prima possibile, questa volta sembra proprio che il tentativo sia quello di prendere tempo per cercare di tappare disperatamente le falle di qualcosa che fa acqua da tutte le parti. Poche settimane fa abbiamo sentito parlare di cantieri imminenti, oggi di imminente c’è soltanto un probabile pasticcio: saremmo alle comiche se non ci fossero in ballo centinaia di milioni di euro dei cittadini e un progetto devastante per il nostro territorio.
L’unica cosa seria da fare è prendere atto dell’infattibilità del progetto, come da anni denunciano Amministrazioni comunali, comitati e associazioni, e tornare all’idea di parco agricolo come elemento ordinatore per tutta la Piana. Già una volta la politica è stata sostituita dalla magistratura, sarebbe gravissimo se questo accadesse di nuovo”.
Comune di Sesto Fiorentino