Sull’aeroporto di Firenze “per fortuna non abbiamo dovuto aspettare il governo, perché la conferenza dei servizi tecnica ha dato il via libera, i lavori possono cominciare. Mi auguro che al di là degli annunci il governo faccia le cose. Per ora i cantieri sono chiusi. Piuttosto che fare interviste, li riaprano davvero”.
Lo afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella, rispondendo ai giornalisti in merito alla presa di posizione di Matteo Salvini sulle infrastrutture.
Intervistato dal ‘Messaggero’ il vicepremier – scrive l’agenzia di stampa Dire – ha indicato come direttrice politica del governo nei prossimi tempi il riavvio di 300 cantieri per le opere pubbliche, precisando che fra le priorità c’è anche quella di ‘ingrandire l’aeroporto di Firenze‘.
Il piano di ampliamento dello scalo ha ricevuto il benestare della conferenza dei servizi nelle scorse settimane, ma il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, intende fermare l’attribuzione di 150 milioni di fondi del governo alla costruzione della nuova pista.
“Noi aspettiamo– sottolinea il sindaco- perché gli operai a casa non vogliono leggere le interviste. Gli operai disoccupati che stanno a casa, perché abbiamo chiuso i cantieri a Firenze come in tutta Italia, non attendono le interviste di Salvini, vogliono vedere i fatti, vogliono essere richiamati a lavorare. Questo vuole l’Italia: imprenditori, operai. La gente seria aspetta solo che le opere in questo Paese ripartano“.
Il sindaco non risparmia una ulteriore punzecchiatura all’indirizzo del Carroccio: “Dalla Lega abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto. A questo punto vogliamo solo lavorare e fare le cose. Aspetto con ansia la prima pietra sull’aeroporto di Firenze“.
Se il governo, conclude, “vuole dare una mano sblocchi subito anche il tunnel Tav, che è l’altro cantiere bloccato da mesi. Ora vogliamo vedere i fatti“.
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