Stanno facendo discutere le parole rilasciate da Giacomo Giannarelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze (LEGGI QUI). Di seguito il commento del Partito di Rifondazione Counista Toscana:
“Apprendiamo con sconcerto (ma nemmeno troppo) che i Cinque Stelle son diventati a favore del nuovo aeroporto di Firenze. Che fossero politicamente voltagabbana lo si è visto già su tanti punti (euro, Nato, mercato del lavoro ecc) nonché puntellatori del governo di estrema destra che ha in Salvini il vero leader, ma che cambiassero idea anche su questo ci pareva improbabile. Non è stato così. Secondo quanto riportano le agenzie infatti adesso sarebbero favorevoli a patto che si faccia la pista di 2000 e non di 2400 metri. Questa la sostanza della dichiarazione del capogruppo dei grillini in Regione Toscana, Giannarelli. Ma non è finita.
Si asserisce che il ministero – col collega di partito Toninelli al comando – sta mettendo sotto “stretta osservazione” il progetto: posizione già nota, ma pensavamo che fosse propedeutica a quanto sempre dichiarato dal movimento in ogni sede, cioè al no all’operazione, adesso scopriamo che lo sarà per far digerire la pista di 2000 metri. Pista che – come più che evidente da tutti gli studi e come abbiamo sempre sostenuto – anche a 2000 metri (rimanendo per giunta parallela) non risolverà nessuno dei problemi che il progetto pone: sicurezza, fattibilità, inutilità dell’intervento, devastante impatto ambientale, spreco di denaro pubblico per realizzare un opera di proprietà di privati ecc..
Anzi ci viene un dubbio, vista la mezza “bufala” sulla conferenza di servizi a settembre subito sposata dai poteri forti: non sarà che di riffa o di raffa sia questo un sistema per bypassare prescrizioni al progetto e magari anche i ricorsi fatti?. Quel che è certo è che noi – in tutte le sedi continueremo a batterci (come abbiamo sempre fatto sui territori e, a suo tempo, in Consiglio Regionale) perché questo progetto assurdo non veda mai la luce. Altri, abbagliati dal potere, preferiscono la via della normalizzazione al potente di turno. Meditate gente (anzi, cittadini) meditate“.