Sono passai otto mesi – scrive La Nazione – da quando Massimo Messeri, presidente di Ge-Nuovo Pignone, si è dimesso dalla guida di Confindustria Firenze per “l’impossibilità di procedere con la realizzazione del progetto di rinnovamento e sviluppo” dell’associazione. Ieri, però, pare si sia messa la parola fine sulla lunga fase difficile che ha attraversato Confindustria.
Luigi Salvadori, già vicepresidente con Messeri, è stato eletto dall’assemblea nuovo presidente di Confindustria Firenze con il 90% dei voti. Il clima, ha spiegato Salvadori, è migliorato, anche con il resto della Toscana. Il neopresidente è infatti fiducioso: sarà possibile il dialogo con i futuri presidenti di Confindustria Toscana nord e sud, che saranno eletti nelle prossime settimane. Sul territorio fiorentino, ha detto ieri il neopresidente, l’associazione degli industriali, che rimetterà “l’impresa al centro“, vuole riprendersi “un ruolo autorevole, affidabile, di collaborazione con le istituzioni, alle quali dare una mano per far accelerare il più possibile i tempi di realizzazione di infrastrutture importanti per la città“. A partire dall’aeroporto, importante “per l’economia, per le multinazionali che sono qui e per quelle che dovranno venire, e che darà posti di lavoro“. Sul termovalorizzatore di Case Passerini, invece, che, secondo Salvadori, “riguarda meno da vicino gli industriali“, è la pubblica amministrazione che “deve decidere come e dove farlo“.
