La demenza è uno dei problemi che più colpisce persone oramai non giovanissime. Ma allo stesso tempo si riversa anche sui familiari di chi è vittima di malattie come l’Alzheimer, che non hanno di certo gli strumenti necessari per capire come “combattere” nel breve tempo le difficoltà del momento.
Proprio per questo all’interno del Centro Diurno Luigi Amaducci di Sesto Fiorentino (Fi) è stato sviluppato il progetto “Il Caffè della Beppina”, dedicato appunto a chi si trova ad affrontare le difficoltà di chi soffre di patologie legate alla demenza. In pratica, un luogo aperto dove si potranno chiedere informazioni e consulenze, ma anche trascorrere qualche ora di socializzazione e condivisione in spazi neutri e alla presenza di operatori competenti a gestire il problema insorgente nella prima fase della criticità.
“Il Caffè della Beppina”, rivolto anche ai cittadini di Scandicci, Calenzano, Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa, comprende due “Atelier Alzheimer” e due “Caffè Alzheimer” che svolgono una funzione di osservazione e prima valutazione della patologia in questione e offrono sostegno ai loro familiari e care giver in un’ottica di prevenzione sociale. Proprio all’interno di uno dei due “Atelier” è previsto lo sviluppo di “Sente-Mente”, un modello italiano, innovativo e rivoluzionario (nato grazie alla formatrice Letizia Espanoli) che ha lo scopo di svelare, nel dolore della malattia, le opportunità di viverla quanto meglio possibile.
Il progetto, aperto gratuitamente a chi soffre della malattia in questione e ai familiari, prevede dodici incontri, a cadenza settimanale, a partire dal 15 marzo (e poi ancora 2 marzo, 5 e 12 aprile, 3-10-17-24 e 31 maggio, 7-14 e 21 giugno). Dalle ore 10 alle ore 12, nel Centro Diurno di via Fratelli Roselli 16, gli appuntamenti saranno condotti da Lydia Dali, “felicitatrice” del “Sente-Mente Project”.
“Il Caffè della Beppina” (che avrà la durata di un anno) è organizzato da Cooperativa Sociale Elleuno, dalla Società della Salute Zona Nord Ovest di Firenze, dalla Cooperativa Il Girasole con il contributo dell’Associazione Aima ed è co-finanziato dalla Regione Toscana e dalla S.d.S. Il progetto ha un grande obiettivo: rafforzare ed estendere le reti di collaborazione tra soggetto privato e pubblico, per favorire l’accesso dei cittadini a risposte graduate e coerenti con il bisogno di salute.
Venerdì 22 febbraio si terrà una vera anteprima: dalle ore 10 il Centro Diurno ospiterà un incontro di presentazione del laboratorio, aperto ai familiari dell’“Atelier”.
Per informazioni e/o iscrizioni contattare il numero 348/1366027.