Al centro Berti e a La Soffitta di Colonnata la mostra “La Vergine e la Femme Fatale”

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La Vergine e la Femme Fatale“. E’ questo il titolo della mostra in programma dal 26 marzo al 28 maggio al centro espositivo “Antonio Berti” in via Bernini e allo Spazio Arti La Soffitta di Colonnata. L’evento, che rientra nel progetto di AltoBasso 2017 curato dal Comune di Sesto Fiorentino e da La Soffitta, intende rivisitare l’immaginario legato al femminismo europeo tra ‘800 e ‘900 attraverso 300 opere grafiche tra incisioni e illustrazioni di libri e riviste.

 

Le opere sono state fornite in massima parte dallo storico dell’arte Emanuele Bardazzi. Sua è anche la curatela scientifica con la collaborazione di Giulia Ballerini e Maria Donata Spadolini.

Il taglio del nastro si terrà domenica 26 marzo alle 11 al centro Berti. Alle 12 lo spostamento allo Spazio Arti La Soffitta di Colonnata. La mostra avrà i seguenti orari: 16-19 da martedì a sabato, 10-12 e 16-19 la domenica, chiusa il lunedì. E’ possibile prenotare visite anche al di fuori degli orari ufficiali di apertura contattando il numero 3356136979.

Per far meglio conoscere al visitatore il mondo artistico di fine ‘800 è stato approntato un catalogo con cinque approfondimenti: “Angeli e demoni dell’immaginario fin-de-siècle. Visioni dell’universo femminile tra adorazione e misoginia” di Emanuele Bardazzi, “Octave Uzanne e Son Altesse la Femme” di Bertand Hugonnard-Roche, antiquario e bibliofilo pargino e maggiore espero di Uzanne, “La donna per Georges de Feure. Dalla crudeltà della femme fatale alla sua sofisticata eleganza decorativa” di Ian Millman, storico dell’arte e principale eperto di Georges de Feure, “L’Enfant Fatale: Salomè come simbolo della bellezza decadente tra Inghilterra e Francia fin de siècle” di Annalisa Proietti Cignitti, storica dell’arte specializzata in arte figurativa e simbolista, e “D’Annunzio e l’essere femminile. L’ascendenza del Vate sugli artisti italiani” di Giulia Ballerini, laureata in storia dell’arte contemporanea, ha seguito sin dalla sua genesi il progetto AltoBasso

Vorrei ringraziare l’amministrazione comunale che ha creduto in questo settimo evento di AltoBasso – ha esordito Francesco Mariani, responsabile del gruppo La Soffitta Spazio delle Arti e presidente dell’Unione Operaia di Colonnata -. Senza Emanuele (Bardazzi, ndr) questa mostra non sarebbe stata possibile. Penso che gli Uffizi si leccheranno le ferite per questa mostra. Questa rassegna rappresenta uno spaccato interessante dell’arte europea tra ‘800 e ‘900, invito le scuole i cittadini di Sesto ad approfittare dell’evento per approfondire la conoscenza“.

L’amministrazione comunale ha creduto in questo progetto, ma senza le vostre braccia, le vostre menti e i vostri cuori tutto ciò non sarebbe stato possibile. Perché l’arte è passione – ha aggiunto Silvia Bicchi, assessore del Comune di Sesto Fiorentino con deleghe alla scuola e alle politiche educative -. Il curatore Emanuele Bardazzi fa un dono alla città. L’amministrazione comunale è orgogliosa di accompagnare questo progetto. Spero che i nostri concittadini non perdano questa occasione“.

Questa è una mostra per sognare, è aperta all’immaginazione e alla fantasia. Per me è un sogno veder realizzata questa mostra perché è una gioia immensa quando si concretizza un’idea”, ha detto Emanuele Bardazzi.

“Questa mostra potrebbe essere l’esaltazione dell’Europa unita. All’interno di questa mostra sono rappresentati un po’ tutti i Paesi. E’ stato un percorso ad ampio raggio fra testi in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Grazie alle riviste si è arrivati a una massa di persone ben più ampia di quelle legate al solo ambiente delle botteghe artistiche“, ha dichiarato Maria Donata Spadolini.

STEFANO NICCOLI

 

 

 

 

 

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