Alternativa Libera: “Riportiamo in vita il Museo di Doccia”

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Vi riportiamo un articolo pubblicato da Alternativa Libera Sesto Fiorentino sul Museo di Doccia.

Sono trascorsi quasi 2 anni dal giorno in cui fu decisa la chiusura del Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia.

Come succede per tutte le cose, si imparano ad apprezzarle meglio e a riconoscerne il vero valore e l’importanza, solo quando vengono a mancare e oggi ancor di più perché stiamo prendendo coscienza dello svuotamento del cuore della città.

Il Museo di Doccia con i suoi 8 mila oggetti selezionati nel corso di circa 300 anni di storia della manifattura, non era un deposito di oggetti d’arte ma la testimonianza dell’identità del popolo di Sesto Fiorentino maturata di generazione in generazione e concretizzata in una sapienza manifatturiera.

“In qualunque paese d’Europa un simile luogo sarebbe l’epicentro di una intensa attività di ricerca, di divulgazione e produzione culturale“. (T. Montanari prof. di Storia dell’arte all’università Federico II di Napoli.)

Da noi invece è considerato un inutile ingombro costoso.

L’Italia, il paese dell’arte, ha smesso di valorizzare e proteggere le sue opere (tanto più quelle che non fanno business), dimenticandosi che in ogni pezzo è racchiusa una sua storia e una sua cultura.

Sesto Fiorentino deve ritrovare le sue radici. La Politica deve trovare il modo di preservare il DNA della cultura sestese e adoperarsi affinché il Museo di Doccia riapra presto mantenendo vivo lo spirito di chi ha saputo trasformare la materia in un’opera d’arte ritrovando i legami con il proprio passato.

Lo scrittore Luis Sepùlveda userebbe le sue parole per ricordarci che“un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”.

Alternativa Libera Sesto Fiorentino vuole assieme ai cittadini trovare tutte le soluzioni per riportare in vita il Museo di Doccia per renderlo ancora fonte di ispirazione umana, artistica e imprenditoriale.

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