Amazon, oggi (lunedì 22 marzo, ndr) la giornata di sciopero nazionale (indetto da Filt Cgil, Fit Cisl e UilT) di tutta la filiera: in Toscana (800 lavoratori tra diretti e indiretti) si sono tenuti due presìdi molto partecipati a Calenzano e Pisa, davanti ai magazzini dell’azienda. L’adesione allo sciopero in Toscana è stata molto alta, con punte oltre l’80% su Firenze e oltre il 70% su Pisa.
Ha detto Gabrio Guidotti di Filt Cgil Toscana: “Dalla Toscana e dal resto d’Italia oggi parte un messaggio forte, perché i lavoratori hanno scioperato in maniera compatta e solidale: ora Amazon riapra la trattativa col sindacato il prima possibile, vanno migliorate le condizioni di lavoro. E’ importante lo sviluppo, ma non basta: conta anche la qualità del lavoro, e registriamo ancora criticità su carichi, tempi ed eccessiva precarietà lavorativa. Senza risposte, le attività di mobilitazione non si fermeranno”.
Queste le rivendicazioni dei lavoratori e di Filt Cgil, Fit Cisl e UilT, verso l’azienda Amazon:
– Verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti nella filiera Amazon
– Verifica e contrattazione dei turni di lavoro
– Corretto inquadramento professionale del personale
– Riduzione dell’orario di lavoro dei driver
– Buoni pasto
– Adeguato importo dell’indennità di trasferta
– Clausola sociale e continuità occupazionale in caso di cambio appalto o cambio fornitore, per tutti
– Premio di Risultato contrattato
– Indennità Covid per operatività in costanza di pandemia
– Danni e franchigie
– Salute, sicurezza e formazione
– Stabilizzazione tempi determinati e lavoratori interinali
Cgil Toscana e Firenze