Amici della Terra: “Bene la convenzione con ATO per la costruzione del termovalorizzatore, basta con le strumentalizzazioni”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato di Sergio Gatteschi, presidente de “Gli Amici della Terra della Toscana“, indirizzato a sindaci, assessori e consiglieri dei Comuni che formano l’ATO Centro:

 

 

Anzitutto vogliamo manifestare il pieno consenso della nostra Associazione Amici della Terra della Toscana e di gran parte dell’opinione pubblica per aver approvato la convenzione con Q-Thermo per la costruzione dell’impianto di termovalorizzazione di Case Passerini.

Un numero crescente di persone si è dichiarato favorevole alla costruzione dell’impianto, scrivendoci e sostenendoci sulla pagina facebook “Figli che vogliono l’inceneritore”, da noi creata e gestita, seguita in pochi mesi da quasi seimila affezionati sostenitori, che crescono di giorno in giorno.

In secondo luogo riteniamo necessario rispondere pubblicamente alla campagna denigratoria e diffamatoria che i gruppi no inceneritore proseguono con pervicacia.

La lettera che hanno scritto a proposito della convenzione di cui stiamo parlando è illuminante:

Adombra chissà quali segreti quando la convenzione è scaricabile in rete e, soprattutto, si tratta di un iter che va avanti, pubblicamente e con trasparenza, dal 2010;

Tace volutamente sul fatto che la programmazione regionale prevede un 70% di raccolta differenziata e di riciclo dei rifiuti urbani, con un +24% di aumento, visto che ora siamo al  46%; un 20% di recupero energetico grazie alla termovalorizzazione; portare il conferimento in discarica al 10%, mentre ora siamo al 42%.

In questa programmazione il termovalorizzatore di Case Passerini è indispensabile, ed è strategico anche perché verrà il giorno in cui si potranno chiudere gli impianti più vecchi, come quello di Montale.

Ma le cose ovvie, come sempre nella visione complottista e terrorista dei comitati, diventano cavalli di Troia con cui negare i principi ampiamente condivisi.

  • I comitati hanno stravolto i veri dati pubblicamente disponibili, lamentando come tragica la situazione dell’aria nella piana fiorentina, che ha dei problemi sulle polveri, ma che è ampiamente sotto ai limiti previsti dalle leggi europee, e presenta gli stessi dati di Viareggio, Antibes o Parigi; 
  • I comitati hanno cercato di strumentalizzare le corrette azioni indicate a livello europeo per investire di più sull’economia circolare inventandosi futuri divieti al recupero energetico da rifiuti (che resta ben previsto dalle gerarchie UE, che lo preferiscono giustamente al conferimento in discarica, su cui invece siamo in drammatico ritardo anche noi in Toscana con il nostro enorme 42%); 
  • I comitati hanno spacciato le ovvie cautele per garantire il migliore funzionamento del termovalorizzatore di Case Passerini (cosa si fa se mancassero i rifiuti previsti) in dichiarazioni di stati di fatto: non accadrà che manchino i rifiuti da smaltire, purtroppo, ma sarebbe irresponsabile in un accordo non garantirsi anche in questa eventualità.

E’ bene ricordare poi che il piano provinciale ha sempre previsto il possibile utilizzo di una parte di rifiuti speciali (che sono gli urbani trattati, come il CDR o post selezione, quindi rifiuti già predisposti per la combustione) per un quantitativo di 30.000 tonnellate l’anno.

Sulla questione dei finanziamenti e degli eventuali rimborsi:

i meccanismi di riequilibrio finanziario sono previsti da qualsiasi operazione di realizzazione di investimento che si deve sostenere da sé  (il debito si paga con la tariffa per il conferimento dei rifiuti all’impianto).

Soprattutto, non è vero che i cittadini pagano se il costruttore non esegue i lavori: i costi sostenuti sono rimborsati nel caso in cui per ragioni non di forza maggiore ma dovute a decisioni di terzi si dovessero fermare i lavori.

In conclusione, noi riteniamo che Ato abbia ben salvaguardato il pubblico interesse, e che anche le società coinvolte si siano impegnate al massimo, basti pensare al fatto che Hera ha rinunciato alla richiesta del danno emergente e della perdita di utile scaturita dai ritardi nella costruzione dell’impianto.

Chiediamo a tutti voi di chiudere questa vicenda, ognuno per quanto gli compete, in modo che siano avviati i lavori di costruzione dell’impianto di Case Passerini al più presto, non appena saranno stati chiariti gli aspetti legali dal Consiglio di Stato.

La nostra comunità attende questa opera da troppo tempo, e da troppo tempo si continua a danneggiare l’ambiente con i camion che imperversano in tutta la Regione e fuori per portare i rifiuti nei termovalorizzatori altrui o nelle discariche, il cui utilizzo è all’ultimo posto nella gerarchia europea e nel buon senso che ognuno di noi ha. 

Riteniamo che sia prioritario non demonizzare impianti tecnologici che miglioreranno la situazione esistente, ma operare in modo attivo per debellare gli inquinanti che effettivamente esistono: vi chiediamo la disponibilità a discutere pubblicamente i vostri Piani di Azione Comunale, in modo da poter esporre le nostre osservazioni in merito.

Tutti i dati cui facciamo riferimento sono confermati dalle autorità preposte e possiamo fornirli“.

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