Ansano (Pd Calenzano): “Continuo a chiedere l’azzeramento della segreteria di Santini”

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con le parole di Simone Ansano, membro dell’assemblea comunale del Partito Democratico di Calenzano:

L’ultima tornata elettorale, che ha investito molte amministrazioni italiane, ci ha restituito un Paese completamente diverso da quello che ci saremmo aspettati anche solo un paio di anni fa.

L’andamento politico è evidente e lo sono anche le motivazioni, in maniera più o meno delineata; tutte le persone, dopo questi anni di crisi, ritrovatesi in mezzo alle gravi difficoltà di tutti i giorni ed in mancanza di prospettive migliori, persino per i propri figli, volevano un netto cambio di marcia; volevano un riequilibrio delle disparità ormai sempre più acute ed una mano nel ritrovare quella dignità che lavoro e sicurezza sociale dovrebbero dare. La mancanza di azioni nette in questa direzione hanno ridotto la capacita di rappresentanza e rappresentatività del Partito Democratico, di cui faccio parte, e l’ondata che ne è conseguita ha travolto anche realtà dove molti amministratori avevano ben lavorato negli anni. Abbiamo dimenticato, persi fra primarie e regolamenti mal fatti, la funzione fondamentale che un partito dovrebbe avere: la capacità di sintesi delle realtà che rappresenta ed il dovere di portarne avanti le istanze. Abbiamo fatto congressi sulle persone rimandando a dopo i temi per cui saremmo stati riconoscibili e su cui avremmo potuto trovare una sintesi su cui lavorare tutti assieme, riducendo i molteplici dissidi interni. A livello nazionale come in quello locale, nessuno escluso. Ma è proprio nei momenti di crisi che si dimostra la propria forza, che viene il momento di mettersi in gioco per dare il meglio di noi stessi. Insieme a molti altri, magari, potremmo passare da “rompiscatole”, solo perché non ci limitiamo a fare ciò che ci viene detto, ma succede sempre a chi dà un buon consiglio che non vogliamo ascoltare. E’ il momento di gettarsi verso nuove proposte, di azzerare la rappresentanza che un Congresso fatto sui numeri e non sulle questioni, cominciato scansando la ricerca di sintesi unitaria e finito solo sulla conta, ci ha dato. Ripartendo tutti assieme dalle fondamentali tematiche territoriali.

La centralità e la composizione del Comune di Calenzano rendono strategica la nostra area per le realtà che ci circondano, ma, contemporaneamente, accentrano tutta una serie importante di questioni infrastrutturali e sociali di non facile gestione. E questa è solo la punta dell’Iceberg di ciò che c’è in ballo. Non possiamo permetterci pareri estemporanei autoreferenziali e superficiali, dobbiamo smettere di pensare che toppe dell’ultima ora possano risolvere la situazione, come se esistessero le bacchette magiche. Dobbiamo riaprire una grande discussione interna su temi specifici, chiarirci le idee e, con queste, aprire un dibattito che comprenda cittadini e forze politiche del centrosinistra, che, ad ora, ci vedono a loro lontani.

Dobbiamo far ripartire la voglia di una discussione seria, basata su una vera informazione e formazione dei partecipanti, accessibile a tutti e che possa ricreare un nucleo fondante e fondato su cui ricostruire un’area democratica di sinistra calenzanese. Casa aperta a tutti ma con regole di confronto e convivenza ben precise. Auspicando, così, alla nascita di una nuova stagione politica, in contrapposizione con la “follia xenofoba e nazionalista” che si sta sviluppando, ricordandoci che la vera vittoria si può ottenere solo se non si lascia nessuno indietro, nessuno escluso”.

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