Arena (Pd Calenzano): “Il ritorno al passato della giunta Carovani”

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Maria Arena

Non c’è bisogno di aspettare i tagli del governo: la giunta Carovani anticipa le mosse e taglia la nuova scuola di eccellenza prevista nel centro del paese. Anche per sport e imprese la parola d’ordine è “ritorno al passato”, in una logica riduzionista che rischia di condannare Calenzano a un lento declino.

Il Comune, per fare quadrare il nuovo Bilancio, a fronte di qualche “spicciolo” in meno di addizionale comunale, conta forse sull’incremento di automobilisti spericolati… ma intanto azzera il progetto per delle scuole di eccellenza e dimentica il mondo delle imprese: un comune senza ambizioni, chiuso nel passato e nelle proprie mura!
Nel Consiglio comunale di settembre, nella sua relazione d’indirizzo, il sindaco aveva dichiarato l’intenzione di chiedere un sacrificio ai cittadini, aumentando le tariffe a richiesta individuale: ci fa piacere sapere che abbia colto il nostro invito a riconsiderare tale decisione. Lo diciamo da tempo che la verità emergerà in maniera dirompente, e tutto il “disastro” denunciato negli ultimi due anni da chi adesso amministra, tornerà ad essere solo propaganda priva di fondamento. Lo stesso “confronto costruttivo” con la minoranza si è rivelata finora nient’altro che aria fritta: abbiamo fatto una commissione il 7/11 sul bilancio previsionale e non è stata detta una sola parola sulla decisione, già presa, di stralciare definitivamente la nuova scuola primaria; è stata fatta una conferenza stampa il 12/11 annunciando l’eliminazione del progetto sulla scuola, ancora prima della commissione stessa che era stata convocata per il pomeriggio. Per chi si è presentato come sostenitore del dialogo e del confronto non c’è male!

A dispetto della retorica che “si lavora per il bene dei cittadini”, la giunta si è adoperata per smontare il progetto di eccellenza scolastica previsto alla Fogliaia, giustificandolo con il principio che è meglio avere un livello mediocre delle strutture, purché tutte uguali. Per dare prova di questa idea ci viene presentato un progetto di ampliamento della scuola Don Milani rispolverato dagli archivi storici dell’ex mandato Carovani 1999-2009, come se non fossero passati oltre 20 anni, e come se i progetti fossero perpetui nella loro attualità. Non importa se nelle classi i bambini possono starci stretti come sardine, non importa se basta creare delle “piccionaie” ribattezzate in termini moderni “aree di condivisione”: il punto fermo è che Calenzano non deve crescere, e i numeri li ha in mano il sindaco con la sua “sfera di cristallo”. E i numeri non cambieranno secondo il sindaco neanche con le previsioni urbanistiche sulle nuove residenze, comprese quelle previste sul piano attuativo di Dietropoggio.

A che serve parlare di didattica innovativa, di strutture adeguate alle modalità di insegnamento non più solo frontale, a progetti di ampliamento dell’offerta formativa? Non importa che dentro alle nostre scuole i bambini vivano in armonia e nell’inclusione, basta che alla fine si rispettino le norme e che si sistemino negli spazi minimi necessari per legge. In questa ottica anche l’intervento della nuova Primaria Anna Frank di Settimello: avrà una riduzione degli spazi rispetto al progetto originale, tre classi in meno, e uno stralcio della nuova palestra; al suo posto sarà risistemata la vecchia. Ci raccontano che risparmiano: vediamolo questo risparmio!
Ma l’ideologia “riduzionista” colpirà anche le associazioni sportive: la rinuncia al plesso scolastico della Fogliaia infatti si tradurrà in una palestra in meno, teoricamente sostituita da uno spazio “motoria” ricavato da un parcheggio davanti alla Don Milani e da una proposta di ampliamento del palazzetto (intervento previsto da tempo e che non risolve le esigenze del territorio).

Ebbene sì, il PD è diverso da questa idea di politica conservatrice, miope e lontana dalle esigenze del presente e futuro. Rivendichiamo con orgoglio che noi, nel piano di investimento, avevamo messo oltre 15 milioni sulle scuole! In una fase storica di drammatica messa in discussione dei valori democratici delle società occidentali, contribuire alla dismissione degli investimenti nella scuola ci pare semplicemente sconcertante. Ancor di più in chi rivendica l’appartenenza di sinistra.
Registriamo infine la dismissione anche in ambito di sviluppo economico. Evidentemente a questa giunta non interessa invogliare nuovi investimenti per le imprese, tant’è che non c’è niente in campo per sostenere sviluppo e crescita produttiva, e lo abbiamo già visto con l’approvazione della variante al Poc, della quale attendiamo di leggere ricorsi al TAR e osservazioni pervenute.

In sintesi il messaggio della giunta ci pare questo: non abbiamo soldi, non possiamo fare nulla, rimandiamo tutto… in assoluta assenza di visione politica. Si può fare tutto (o niente), purché qualcuno sia pronto a pagarne le conseguenze!

Maria Arena capogruppo Pd in Consiglio comunale

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