Il Partito Democratico di Sesto Fiorentino volta pagina. Si chiude, infatti, l’avventura del commissario Lorenzo Becattini e inizia quella di Alessandro Baldi, eletto nuovo segretario comunale col quasi il 92% dei consensi (LEGGI QUI). Un vero e proprio plebiscito, anche perché la sua era l’unica candidatura. Si tratta di una “faccia” nuova. Baldi non proviene dalla sinistra storica sestese, ma dalla Democrazia Cristiana prima e dalla Margherita poi.
Tuttosesto.net ha intervistato in esclusiva il nuovo segretario comunale del Pd
Per il Pd sestese il 2015 è stato un anno difficile. Commissario in Comune al posto del vostro sindaco, e Commissario in piazza Ginori. Da dove pensa di ricominciare il nuovo segretario comunale?
“Due saranno le priorità da mettere subito in agenda: consolidare la ricostruzione del Partito radicato nel territorio e aperto alla città, avviare il percorso per le prossime amministrative con la selezione del candidato sindaco migliore per il buon governo della nostra città”.
In alcune interviste recenti ha parlato spesso di “partito nuovo”. Ci può spiegare meglio in cosa si concretizzeranno le novità?
“Dopo le note vicende dell’estate 2015, con il conseguente invio del commissario Becattini si è costituito un gruppo di persone che credono nelle potenzialità e nella validità del progetto politico incarnato dal PD, che con tanto spirito di servizio hanno dato il via alla ricostruzione del Partito a Sesto, iniziando dalla presenza con uno nostro stand alla festa metropolitana dell’unità. L’impostazione data fin dall’inizio al processo di ricostruzione è stata quella di un partito aperto e inclusivo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, ricostituiti i 6 circoli PD, 600 iscritti di cui ben il 50% costituito da cittadini che hanno deciso di rinnovare l’adesione dopo anni di lontananza o che per la prima volta hanno aderito al PD . La sede del PD in piazza Ginori è aperta tutti i giorni, si sta formando una nuova classe dirigente, dove dialogano e si confrontano nuovi iscritti con chi ha maturato negli anni esperienze politiche”.
Questo partito però deve fare i conti anche con il passato. Conti da tutti i punti di vista.Tira aria di polemica sullo stato di salute delle casse di piazza Ginori. Le difficoltà sono reali? Se sì, come intende porvi rimedio?
“Mi attengo ai fatti: il commissario PD Becattini ha preso atto in questi mesi di debiti verso terzi, utenze e affitti da pagare per un totale di circa 35.000 euro. Il commissario ha già impostato e avviato un confronto con i soggetti interessati per definire le azioni più idonee per risolvere la situazione economica trovata nel partito. I nuovi organismi dirigenti proseguiranno l’impostazione data dal nostro commissario”.
Alcuni ex consiglieri del PD avevano fatto ricorso contro il provvedimento di espulsione. Come mai non sono stati rispettati i tempi della risposta? Anche per voi questa frattura rappresenta un danno.
“Non compete né al nuovo segretario né al PD sestese esprimersi su una questione in mano agli organi di garanzia metropolitani e regionali”.
Ci avviciniamo alla elezioni comunali. Pensa che le primarie siano la strada giusta per l’individuazione del vostro candidato?
“Le primarie rimangono la prima opzione per il PD. Precondizione la disponibilità di candidati autorevoli per un serio confronto con la città”.
Alla vostra sinistra prove tecniche di coalizione. Quale pensa possa essere l’impatto sulla cittadinanza?
“I sestesi sono elettori intelligenti e sapranno valutare e fare una scelta tra chi cavalca paure e proteste e chi intende affrontare le questioni impattanti sul nostro territorio individuando, in un confronto con tutti i soggetti coinvolti, le migliori risposte e azioni per i cittadini, il territorio, la città”.
Cosa intende dire ai cittadini impegnati nella battaglia contro l’inceneritore e l’aeroporto?
“La Regione e la Città Metropolitana hanno da tempo definito queste due infrastrutture come rilevanti. Le priorità del mio PD rimangono legate allo nostro territorio: la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente, da unire ad una responsabile e completa gestione dei rifiuti, così come dello sviluppo dell’area fiorentina come motore dell’intera Toscana. Costante ascolto e piena attenzione a tutte le istanze ed i timori che emergono dai cittadini sono per noi imprescindibili, al pari di saper dare risposte certe ed indicare soluzioni basate su evidenze scientifiche e tecnologie praticabili. Il PD ha sempre lavorato per una cultura dei consumi sostenibile, raccolte differenziate tali da garantire effettivo recupero di materia dai rifiuti ed amministrando in modo da garantire che non restassero soltanto illusioni o desideri, ma fatti concreti, gestiti con responsabilità, nell’esclusivo interesse comune”.
Come giudica la decisione di Sinistra Italiana di presentarsi alle elezioni di primavera?
“In Italia la costituzione garantisce a tutti di unirsi in soggetto politico, per cui se un nuovo soggetto politico ritiene di avere proposte per amministrare, è libero di fare le proprie scelte”.
Quale sarà l’avversario più temibile per il Pd alle prossime elezioni comunali?
“Senza dubbio la disaffezione dalla vita politica che si concretizza nel non voto e una visone negativa della politica che trova riscontro in gruppi o liste che si basano sulla demagogia e slogan urlati. Confido che i cittadini sestesi sapranno decidere tra chi sbandiera slogan e false promesse e quelle forze politiche, come ritengo sia il Partito Democratico, che sono aperte al confronto con la città, sono attente ai bisogni e istanze dei cittadini, si pongono con responsabilità di fronte alle sfide e alle questioni, considerano la politica come un azione “nobile” di servizio alla polis, arte del buon governo della città”.
STEFANO NICCOLI