Sette arresti dei carabinieri di Ancona nell’inchiesta sulla strage della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo in cui, tra il 7 e l’8 dicembre scorsi, morirono cinque giovani e una madre 39enne. In carcere sei ragazzi tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel Modenese, che erano alla Lanterna azzurra quella sera, accusati di omicidio preterintenzionale e lesioni: farebbero parte di una banda dedita alle rapine in discoteca spruzzando spray al peperoncino. Arrestato anche un ricettatore solo per associazione.
Secondo quanto accertato dagli inquirenti, la banda della strage di Corinaldo avrebbe effettuato il suo primo colpo a Campi Bisenzio.
Sarebbe successo nella notte tra il 21 e il 22 giugno al Campi Beer Festival.
In Toscana altri colpi sarebbero stati messi a segno a Follonica, Viareggio e Lucca, ma la scia dei loro crimini è molto più lunga e comprende Bologna, Rimini, Colorno, Roma, Sesto San Giovanni, Bergamo, Sommo, Sermide, Cossato e Alba Adriatica.
D’altra parte il giudice delle indagini preliminari descrive i ragazzi protagonisti della strage come “persone dedite in maniera stabile, professionale e costante al compimento di condotte predatorie di ogni tipo. Per frequenza e serialità le azioni delittuose poste in essere esprimono in maniera inequivocabile un sistema di vita polarizzato, esclusivamente o quasi, sulla commissione di reati”.