Banda ultralarga Tim anche a Sesto e Campi Bisenzio

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Con 1800 armadi stradali collegati con centinaia di chilometri di cavo in fibra ottica, la banda ultralarga di TIM si è sviluppata progressivamente nella provincia di Firenze raggiungendo ad oggi  34 importanti Comuni, tra cui ovviamente il capoluogo.

E’ questa  l’infrastruttura digitale che già oggi interconnette le famiglie e le realtà produttive. Firenze, Scandicci, Sesto Fiorentino, Empoli, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Figline e Incisa Valdarno, Fucecchio, Pontassieve, Lastra a Signa, Signa, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Castelfiorentino, San Casciano in Val di Pesa, Reggello, Certaldo, Impruneta, Vinci, Montelupo Fiorentino, Fiesole, Greve in Chianti, Montespertoli, Scarperia e San Piero, Barberino di Mugello, Rignano sull’Arno, Vicchio, Capraia e Limite, Pelago, Dicomano, Vaglia, Firenzuola, Marradi, Londa e San Godenzo: sono 34 i centri della provincia serviti con velocità fino a 200 Mega.

A Firenze è inoltre attiva in alcuni quartieri la connessione superveloce a 1.000 Megabit grazie alla  nuova rete FTTH (Fiber To The Home), che porta la fibra ottica fino alle abitazioni. Nel corso del 2018 questa rete sarà ulteriormente estesa ad altre zone della città.

•    In precedenza gli utenti erano serviti dalla linea Adsl, che poteva viaggiare fino ad un massimo di 20 mega; tuttavia, utilizzando il rame, il segnale tendeva a degradarsi man mano che ci si allontanava dall’armadio. La fibra ottica, oltre ad essere più rapida (fino 200 mega, e potenzialmente in futuro fino anche ai 300) non patisce alcun problema dalla distanza. Dalla centrale viene portata fino in prossimità delle case, negli armadi stradali più piccoli, e capaci di servire dai 200 ai 300 clienti ciascuno. TIM, oltre a posare la fibra, munisce ogni armadio di un convertitore, una scatola elettronica di “governo” posizionata al di sopra della postazione.

•    Ciò non comporta necessariamente il fatto che per ogni armadio si debba scavare tutte le strade adiacenti, anzi. Grazie alle tecnologie, al fatto che la fibra ottica è molto sottile e non ha bisogno di particolari accorgimenti, oltre a sistemi di razionalizzazione delle operazioni, i lavori sono stati poco invasivi. TIM inoltre verifica sempre le tubature esistenti, per accertarsi della possibilità  di sfruttarle nelle operazioni di posa.

•    La rete per la banda ultralarga arriva vicinissimo alle case. Quando i cittadini vedono il “tettuccio” rosso sopra l’armadio TIM sulla via dove abitano, vuol dire che lì è arrivata la fibra ottica. Non significa che automaticamente potranno navigare su Internet più veloce – ci vuole un passaggio con un operatore telefonico e un nuovo contratto – ma questi “coperchi rossi” ormai fanno parte del paesaggio urbano delle nostre città.

•    La presenza di una simile infrastruttura consente oggi  di dare impulso allo sviluppo digitale del territorio e proiettare così i centri abitati verso il modello di Smart City, grazie a una infrastruttura telefonica di nuova generazione che già oggi consente di abilitare servizi e soluzioni innovative: dalla mobilità urbana alla sicurezza, dal monitoraggio ambientale ai trasporti, fino all’offerta turistica e all’entertainment.

•    Questo impegno ha consentito di realizzare infrastrutture sempre più moderne e in grado di offrire servizi tecnologicamente evoluti, con l’obiettivo di sviluppare un modello di “digital life” ricco di prestazioni tecnologiche e applicazioni innovative basate sulle reti di nuova generazione.

•    Con la rete in fibra ottica sono già disponibili servizi digitali utili a rilevare gli spostamenti di abitanti e visitatori per ottimizzare i trasporti, la mobilità urbana e la sicurezza; a prevedere i volumi di persone durante gli eventi e gli itinerari seguiti dai turisti, modulandone l’offerta, e a monitorare l’ambiente con soluzioni per il controllo della qualità dell’aria e delle aree verdi.

Tim

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