Continua la polemica tra Forza Italia e l’amministrazione comunale relativamente ai quotidiani presenti alla biblioteca CiviCa.
Dopo la denuncia degli esponenti di Forza Italia, le parole del difensore civico e la risposta del sindaco Biagioli (LEGGI QUI), arriva la replica di Daniele Baratti, capogruppo di Forza Italia presso il Consiglio Comunale di Calenzano:
Esterrefatto, non vi è alcun minimo di ritegno. Si esprime così a caldo Daniele Baratti, Capogruppo di Forza Italia presso il Consiglio Comunale di Calenzano dopo aver letto la paradossale risposta che il Sindaco e l’Assessore alla Cultura del Comune di Calenzano hanno fatto pervenire al Difensore civico della Regione Toscana rea di aver tirato le orecchie alla loro amministrazione invitandoli a rivedere le loro scelte di politica culturale integrando il pluralismo presso la Biblioteca Civica del nostro ente.
Non hanno il benché minimo di ritegno, dichiara Baratti, e anche dinanzi all’invito formulato dal Difensore civico della Regione Toscana, continuano, pervicacemente, a mantenere in essere la loro visione partigiana della nostra emeroteca. Prontamente, informa Baratti, ho nuovamente inviato una nuova richiesta di intervento al Difensore stesso e, scusandomi per il nuovo disturbo, ho richiesto che possa eventualmente illustrare al Sindaco ed all’Assessore come il pluralismo informativo – quale componente essenziale della libertà di espressione ed elemento fondamentale di una società che voglia dirsi compiutamente democratica – sia da ritenersi un DIRITTO da garantire e tutelare in quanto tale e non soggetto a “questionari di valutazioni” che tra l’altro non hanno raccolto un benché minimo od idoneo livello di partecipazione. Un diritto si garantisce sempre e comunque e non può essere soggetto a nessun tipo di valutazione né di tipo oggettivo né, figuriamoci, di tipo politico.
Invero, nella nota inviata, il Sindaco e l’Assessore si tradiscono da soli quando si dilungano indicando quanti e quali siano i giornali presenti e consultabili in Biblioteca.
Giustappunto a mancare sono proprio e solamente il Quotidiano “Libero” ed il Quotidiano “Il Giornale. “
Paradossale poi addurre motivi di budget, prosegue Baratti. L’inserimento del Quotidiano “Libero” ed “Il Giornale” nella emeroteca di Calenzano costerebbe all’ente davvero cifre infinitesimali a fronte dei saldi di spesa presenti nel Bilancio del nostro Comune.
E’ ora di finirla con questa farsa che si è prolungata davvero fin troppo, dichiara Paolo Gandola, Vice Coordinatore provinciale di Forza Italia. Comprendiamo che per l’Amministrazione di Calenzano sia difficile oggi cambiare la propria visione partigiana dei beni pubblici rimasta inalterata per anni ma noi non arretreremo di un millimetro e siamo disposti a scomodare qualunque altra istituzione superiore per vedere riconosciuto il pieno rispetto del pluralismo informativo inteso come valore democratico da salvaguardare.