Continuano a non essere chiari alcuni aspetti della vicenda, si esprime cosi il capogruppo della Lega Daniele Baratti dopo aver presentato un’ interpellanza che cercava di fare chiarezza in merito all’acquisizione del Castello.
Un atto presentato perché, spiega Baratti, come avevamo previsto quando l’amministrazione a marzo 2022 aveva sottoscritto il preliminare di compravendita, l’acquisto è stato rinviato su richiesta della proprietà.
Tale slittamento costringe l’amministrazione a dover continuare a pagare, come già sta facendo dal mese di Gennaio, mutuo e canone di affitto contemporaneamente. Pertanto all’importo totale di 3,3 milioni deve essere sommato il canone di affitto che non è certo una cifra irrilevante.
E’ inutile che il Sindaco continui a dire che l’amministrazione ha preso un mutuo a tasso zero perchè il problema è all’origine: sono gli accordi tra le parti che dal mio punto di vista destano perplessità.
Torno a chiedere come sia stato possibile non aver richiesto una terza perizia visto che tra la prima e la seconda (quest’ultima basata su valori OMI) vi era una differenza di circa 900mila euro (da circa 2.394.000 mln a 3,250.000mln). Gli stessi valori OMI che nella prima relazione si diceva di non poter prendere come riferimento dal momento che l’uso pubblico a cui è stato dedicato il Castello è tutt’altro che normale e pertanto è inutile cercarne tali valori.
Come è stato possibile aver pagato la prima perizia non giurata circa 7mila euro e la seconda giurata circa 3 mila euro. Perché non dobbiamo tener conto della prima perizia pagata con i soldi dei cittadini?
Come si può fare una trattativa sul prezzo quando si fa intendere all’altra parte che l’amministrazione vuole fortemente acquistare il Castello in quanto restituire il bene non è accettabile?
Perché è stato firmato un preliminare dove vi è chiaramente la dispensa della parte promittente alienante dall’obbligo di garantire la conformità di tutti gli impianti esistenti alle normative in materia di sicurezza vigenti alla data di sottoscrizione? La parte acquirente assume a proprie spese l’eventuale obbligo di adeguamento dell’impiantistica consapevole dei rischi derivanti dall’utilizzo di un immobile con impianti eventualmente non a norma.
Com’è possibile che in piena pandemia viene aumentato il canone di affitto del Castello portandolo a circa 106mila euro annui ad insaputa del Sindaco?
Troppe domande a cui, ancora oggi, non riusciamo ad avere risposte soddisfacenti.