Il giorno dopo uno dei consigli comunali più infuocati della storia sestese iI sindaco Sara Biagiotti ha rilasciato un’ intervista al quotidiano La Nazione che riportiamo integralmente. Nel frattempo però impossibile non notare quanto sia netta la frattura all’interno del PD e l’incapacità del PD metropolitano di mediare tra le varie anime del partito. il pericolo del commissariamento per ora è solo rimandato. I
Perché ha accettato di ritirare, in pratica, la delibera sull’Irpef?
“Perché come sindaco sono consapevole di avere una responsabilità verso la città ed i cittadini. Io sono il sindaco di tutti, del 56% di sestesi che mi ha votata e anche di chi non lo ha fatto e ho voluto evitare il possibile commissariamento del Comune che avrebbe portato al blocco della macchina amministrativa con tutte le possibili ripercussioni. Non voglio che gli scontri all’interno di un partito possano portare a ripercussioni negative per Sesto: le lotte interne ai partiti non riguardano i cittadini e sono convinta che portare i cittadini ad un nuovo voto sarebbe stato un danno”.
Che cosa accadrà ora con il prossimo consiglio?
“Visto che gli interventi sull’addizionale Irpef sarebbero stati possibili solo se approvati entro oggi (30 settembre, ndr.) non potrà più essere ripresentata la delibera sull’Irpef. Abbiamo già tagliato un milione dalle spese relative alla macchina comunale e un altro milione per gli investimenti e gli uffici ora sono già al lavoro per comprendere quali altri tagli possano essere fatti nella spesa corrente. Sono preoccupata, non lo nascondo, perché non sarà facile una manovra di questo tipo e sono convinta che la proposta relativa all’Irpef che avevamo presentato, che avrebbe evitato a un quarto delle famiglie sestesi di pagare l’addizionale e ad un altro 15% di pagare meno, con un aumento dell’ordine di 50 euro l’anno per i redditi più alti, potesse essere una misura accettabile ma il consiglio, evidentemente, non ha ritenuto così”.
Più che da parte del consiglio in realtà la contrarietà è stata di diversi consiglieri del suo partito, il Pd. Non si è sentita sotto ricatto? “No, non mi sono sentita sotto ricatto. Credo che il dibattito interno ai partiti ci sia sempre stato dappertutto, a Sesto dall’epoca del primo sindaco socialista Pilade Biondi. Non la giudico una cosa negativa, anzi, credo però che alla fine ognuno debba prendersi le proprie responsabilità per le scelte che fa”.
La spaccatura però sembra destinata a tornare, soprattutto su temi caldi come l’aeroporto… “Ripeto che sull’aeroporto il Comune di Sesto non dovrà firmare alcun atto o delibera e che l’ente decisore rimane la Regione. Io come sindaco avrò la responsabilità di fare in modo, dopo l’avvenuta approvazione del Pit, di tutelare il territorio e i cittadini di Sesto. Per il resto su mozioni e ordini del giorno possono esserci vedute diverse ma si tratta, appunto, di atti politici: chi decide è un altro ente e non il Comune di Sesto”.
Ci saranno nuove entrate o cambiamenti nella giunta di Sesto? “No, non sono previste variazioni nella giunta”.
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