Il segretario Metropolitano del PD interviene sulla crisi sestese

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Il segretario del PD metropolitano, Fabio Incatasciato, critica la chiusura che i consiglieri del PD sestese hanno mostrato nei confronti di un atto della giunta, l’aumento dell’addizionale Irpef. Il suo ennesimo tentativo di mediazione sulle questioni sestesi non ha avuto successo. Le considerazioni del segretario sono state affidate ad un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione che riportiamo integralmente.

Cosa succede ora dentro il partito sestese?
“E’ il momento di tornare al lavoro. Tutti insieme. Il sindaco Sara Biagiotti ha ritirato l’atto sulla rimodulazione delle aliquote Irpef e lo ha fatto con un grande senso di responsabilità, ma era un atto importante e, aggiungo una manovra normale per ristabilire gli equilibri di bilancio”.

Una simile reazione, insomma, non era giustificata?
“Faccio una premessa: non voglio entrare nel merito delle vicende finanziarie del Comune di Sesto perchè queste spettano solo al sindaco e alla sua maggioranza, dico solo che è arrivato il momento per ritrovare l’intesa all’interno della maggioranza e la fiducia nei confronti del sindaco. In questi giorni molti consigli comunali hanno approvato manovre finanziarie in misure anche più pesanti. Ecco perché credo che a fronte di una apertura del sindaco sul bilancio di previsione 2015 quell’atto poteva essere tranquillamente votato”.

Invece è scoppiata una guerra interna al partito: perché?
“Credo che siano mancati i tempi necessari al confronto e alla ricerca di una mediazione. Paradossalmente il caso che alla fine è scoppiato concede ora di ritrovare gli spazi necessari”.

Lei però è stato protagonista di una lunga trattativa …
“E’ vero. Ma, lo ripeto, l’obiettivo di tutti deve essere ritrovare intesa, fiducia con il sindaco e guardare avanti. Anche perché credo che la maggioranza debba fare la maggioranza e non può avere come obiettivo quello di far commissariare il Comune”.

Col segretario regionale Dario Parrini vi siete trovati davanti a un muro.
“A fronte della mia disponibilità e di quella del sindaco insieme al segretario regionale ho trovato una chiusura che mi auguro di non incontrare più. In questa vicenda sono state fatte cose che non sono nello spirito del Pd”.

Quali esattamente?”
La chiusura netta del partito a un atto della giunta e insieme la chiusura a qualsiasi possibilità di dialogo per creare uno sconquasso di simili proporzioni. Discutere va bene, ma il Pd deve avere un solo scopo: difendere le istituzioni e i propri eletti”.

Il lavoro di mediazione non è finito.
“No. Confido molto nel ruolo del capogruppo Giulio Mariani, del quale ho grande stima, per ricondurre la vertenza nel giusto ambito di confronto democratico”.

 

TUTTOSESTO

 

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