Con la delibera n° 64 del 09/05/2023 pubblicata il 19/05/2023 l’Amministrazione di Calenzano aveva stabilito i criteri per l’esercizio del potere di autotutela sugli avvisi di accertamento emessi per abitazione principale con nucleo familiare scisso divenuti definitivi per mancata impugnazione. Attualmente i cittadini coinvolti sono in attesa che vengano avviate le istruttorie al fine di sbloccare i rimborsi tanto attesi. La delibera prevede che le domande siano sottoposte ad istruttoria per verificare l’effettiva esistenza della dimora abituale del soggetto passivo nell’abitazione principale. Da qualche settimana stanno arrivando le prime raccomandate da parte dell’Ufficio Tributi con richieste di integrazione della documentazione. In particolare, vengono segnalate assenze di allacci di acqua e gas relative ad annualità dal 2014 al 2017. Le richieste stanno mettendo in seria difficoltà le famiglie in quanto si tratta di documenti ormai prescritti e pertanto non più reperibili nelle aree riservate dei fornitori di luce, acqua e gas.
Contrariamente a quanto comunicato in fase di Consiglio Comunale, nel corso del quale era stato preso l’impegno ad effettuare una ricerca diretta tramite le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, i cittadini sono nuovamente oggetto di vessazione poiché chiamati a produrre documentazione di difficile reperimento. Oltre alla richiesta di tutte le bollette di luce, acqua e gas, vengono segnalate contestazioni in merito ai consumi, entrando quindi nel merito della vita delle famiglie, con un approccio in totale antitesi rispetto alla presunta collaborazione che si sarebbe dovuta instaurare.
I comuni e gli enti locali in generale devono essere al fianco dei cittadini, non contro di essi. Possibile che neppure una sentenza definitiva consenta ai cittadini di dormire tranquilli? Possibile che una questione già risolta a livello nazionale porti ancora all’invio di raccomandate o messi comunali che consegnano lettere del comune con la richiesta di bollette di 10 anni fa? Se c’è una sentenza definitiva che riguarda 150 famiglie il comune ha il dovere di eseguire ciò che la sentenza dichiara e, come lo stesso consiglio comunale ha deciso, di occuparsi lui stesso di cercare documentazione.
Io da sindaco farò di tutto per avere un comune amico dei cittadini, che ascolta, disponibile in tutti i suoi assessori e consiglieri al dialogo con le persone. Tutto il contrario dell’amministrazione uscente, come da mesi e anni la vicenda IMU dimostra.
Federica Brunori, candidata sindaco Calenzano al Centro