Tecnologia, coinvolgimento di Unicoop e Monte dei Paschi di Siena, eventi a supporto del commercio locale, sicurezza nelle vie del centro, mobilità e parcheggi: sono le idee della Lega Sesto Fiorentino, presentate tramite il responsabile Daniele Brunori, per rilanciare il commercio sestese. Di seguito il comunicato stampa in cui il Carroccio spiega nel dettaglio le proposte.
“Da oggi inizieremo a presentare il nostro programma per Sesto 2021, un programma che è frutto dell’appartenenza al territorio più che all’ideologia politica, progetti che riflettono l’amore per la nostra terra ed una visione del futuro che porti ad una svolta epocale per Sesto per invertire la rotta dell’inesorabile declino che affligge la nostra città.
E per questo ci rivolgiamo a tutti i Sestesi: non è necessario avere la tessera di un partito per sentire un legame ed un affetto con il territorio dove si è nati e dove si vive.
Saperne riconoscere pregi e difetti ed intervenire senza pregiudizio, migliorandone i primi ed eliminare per quanto possibile i secondi: un’ottica pragmatica e di problem solving.
Cominciamo con la nostra proposta per il commercio locale, non solo quello del centro.
Sebbene sia innegabile che quello che per tutti è “Sesto” da generazioni siano quelle quattro strade tra Piazza Del Mercato, Piazza Ginori e Piazza Quattro Novembre (o Piazza de’ gobbi che dir si voglia) ed occorra intervenire significativamente in questa zona, abbiamo pensato a soluzioni che coinvolgano l’intero tessuto commerciale sestese, a prescindere dalla localizzazione.
Manca energia a Sesto, un’energia umana e sociale, l’energia che sprigionava il centro cittadino e che adesso è prerogativa dei centri commerciali decentrati; un’energia, però, che se creata nei centri commerciali, non viene più redistribuita sul territorio ma esce dalla città e finisce per impoverire la città stessa.
Come è stato meritoriamente affermato da associazioni del territorio, come Sesto Acuto, occorre ripensare il centro convogliando l’energia dei centri commerciali nel centro cittadino; rimane paradigmatico ed estremamente lungimirante a riguardo l’intervento del presidente Mannini che già nel 2016 enunciava le criticità e le cause del declino del centro cittadino
I punti fondamentali in cui si articola la proposta sono i seguenti:
- Sesto-Shop, la app che rivoluzionerà il commercio sestese
- Ripensamento del Centro: utilizzare Unicoop e MPS per trainare il commercio locale, con la risistemazione dei locali di proprietà di questi gruppi in via Cavallotti e via Dante da adibire a negozi
- Programma di eventi a supporto del commercio locale, con partecipazione negozianti e commercianti sestesi, non di “importazione”
- Sicurezza delle strade dello shopping
- Misure per facilitare l’arrivo in centro
Sesto Shop
Il progresso e la tecnologia non vanno combattuti, ma governati. Il commercio online è in forte crescita, specialmente dopo il COVID mentre Il commercio tradizionale a Sesto è in crisi.
Non si deve ripetere l’errore dei produttori di carrozze che, all’inizio del secolo scorso, costruivano carrozze sempre più accessoriate mentre dalle fabbriche uscivano le prime automobili.
Siamo di fronte ad un cambiamento epocale dei pattern di acquisto e consumo. Non si può pensare che la soluzione sia una battaglia donchisciottesca contro Amazon e i giganti dell’e-commerce.
Occorre invece sfruttare la strada che è stata aperta a nostro vantaggio.
Sesto ha un tessuto di piccolo commercio di grande ricchezza e profondità, realtà storiche, prodotti dall’ottimo rapporto qualità prezzo, prodotti che, però, non arrivano oltre due strade dal negozio, perché non sono on-line.
Sesto ha una forte identità territoriale, ai Sestesi piace consumare sestese e farlo sapere.
Ma il consumo si basa anche sulla convenienza.
l’obiettivo è rendere semplice e conveniente l’acquisto di prodotti di negozi sestesi, renderli a portata di click.
Non solo quindi una vetrina o un’indicazione dei negozi convenzionati.
Amazon è vincente perché contiene tutto e lo rende acquistabile in pochi secondi.
Sesto-Shop conterrà tutti i negozi sestesi e renderà possibile un acquisto veloce e sicuro.
In questo modo anche i piccoli commercianti che non hanno le risorse umane ed economiche per investire sulla rete potranno accedervi.
E’ un progetto ambizioso ma fattibile, che si basa su un budget sostenibile anche sul lungo periodo grazie ai fee che il Comune riscuoterebbe sui singoli acquisti.
Ripensamento del Centro coinvolgendo Unicoop e MPS
La crisi del Centro ha origini lontane.
I nuovi pattern di consumo (vedi e-commerce di cui sopra) e le liberalizzazioni che hanno favorito la GDO hanno inciso su un centro storico il cui patrimonio immobiliare era destinato per grande percentuale al commercio di vicinato.
Ma le cause non sono solo esogene; è evidente l’errata pianificazione urbanistica delle Amministrazioni che si sono avvicendate.
Non si può pensare di risollevare il commercio di vicinato “dirottando” il flusso di persone verso periferie dove creare grandi commerciali favorendone i percorsi con infrastrutture ad hoc (parcheggi gratuiti, nuove strade, etc.).
La nostra proposta vuole intervenire proprio sulla pianificazione.
Ripensare il centro con una visione collettiva, che è mancata del tutto, con esempi chiari come lo spostamento della biblioteca comunale a Doccia, in un posto difficilmente raggiungibile, solo per recuperare una villa della quale altrimenti non si sapeva che farsene; o la prossima apertura del centro commerciale in area Ginori, che andrà a devastare il tessuto commerciale locale; o, ancora, il degrado in cui è stata lasciata la Galleria Fosco Giachetti, che, a parole, rimaneva punto fondamentale di tutti i programmi elettorali di sinistra.
E quando parliamo di visione collettiva, non possiamo che pensare di coinvolgere soggetti di primaria importanza come Unicoop e MPS.
Pensare di risollevare il piccolo commercio in contrapposizione ad Unicoop è un atteggiamento miope e sbagliato. Anche Unicoop è un attore del territorio e, come tale, deve anche assumersi la responsabilità di un apporto alla comunità che non può tradursi soltanto nell’apertura di supermercati ed ipermercati.
Ed è attore del territorio anche MPS, l’istituto bancario con più filiali in Toscana.
Unicoop detiene la proprietà di alcuni locali (saletta 5 maggio e piano superiore) nella zona adiacente al punto vendita di Piazza Vittorio Veneto, mentre MPS possiede i locali ex-Banca Toscana, dalla posizione estremamente strategica visto che affacciano su Via Cavallotti e Via Dante e appoggiano alla parete sud della Galleria Giachetti.
L’obiettivo è coinvolgere Unicoop e MPS per realizzare in quei locali adesso dismessi, un investimento importante, una nuova galleria commerciale in grado di attirare visitatori anche da fuori Sesto anche turisti, un volano che potrebbe rilanciare l’intera economia della città.
Occorre riportare le persone a passeggiare in centro, a fare “lo struscio” in Via Cavallotti e non solo, con una proposta di commercio, ristorazione ed intrattenimento di alto livello.
Del resto non c’è bisogno di guardare all’estero per esempi in tal senso, basterebbe osservare quanto successo a Scandicci con il centro commerciale posto al capolinea della tramvia.
Programma di eventi a supporto del commercio locale
Vogliamo rilanciare gli eventi di Sesto per Sesto. Festa del Grano, Festa della Primavera, Fiera di fine estate, Festa della Battitura e poi una fiera dell’olio (prodotto di eccellenza del territorio), una della ceramica, magari in gemellaggio con le altre città della ceramica in Italia (idea questa cui devo la paternità all’amico Maurizio Rosano).
E basta street food etnico o “d’importazione”, abbiamo una variegata ed importante tradizione culinaria sestese, quella deve essere rappresentata, coinvolgendo la ristorazione e i negozi di alimentari già presente sul territorio.
Questi eventi devono essere una promozione per chi ha già dimostrato di credere nel territorio, non per chi viene per sfruttarlo in un’ottica di “mordi e fuggi”.
Vogliamo che eventi siano promozione per le aziende del territorio.
La sicurezza delle vie del Centro
il tema della sicurezza è fondamentale per l’intera città, non soltanto per il comparto commerciale. La sicurezza delle strade dello shopping è condizione non negoziabile né procrastinabile. In più occasioni abbiamo chiesto a gran voce l’installazione di un sistema di video sorveglianza che garantisca sicurezza a residenti e visitatore.
Un maggiore pattugliamento coordinato con la polizia municipale e le altre forze dell’ordine è altresì necessario per garantire una sicurezza che da troppo tempo manca per le strade del centro (e non solo) come riportano le testimonianze dei commercianti esasperati da baby gang e delinquenza comune.
L’istituzione del vigile di quartiere è un esempio virtuoso, già applicato con successo da alcune amministrazione di centro-destra, da seguire ed applicare.
Mobilità e parcheggi
Se vogliamo attrarre visitatori occorre creare le condizioni per accoglierli adeguatamente. I parcheggi devono almeno prevedere 2 ore gratuite in tutte le vie del centro, da raddoppiare in caso di eventi.
La predisposizione di navette gratuite dalla stazione di Sesto inviterebbe ad utilizzare il treno che – ricordiamo – resta tuttora il modo più veloce per raggiungere Firenze, Prato e Pistoia.
Una volta realizzata la tramvia ne auspichiamo un collegamento proprio con la stazione ferroviaria, anche tramite lo stesso servizio di navetta“.