“Caino vive a Palermo”, presentato il libro di Pietro Trapassi

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Caino vive a Palermo

Presentato nella mattinata di sabato 29 giugno alla Scuola Marescialli di Castello il libro “Caino vive a Palermo” di Pietro Trapassi, storia del fratello carabiniere ucciso dalla mafia.

In un auditorium stracolmo di allievi (e allieve) marescialli, Pietro Trapassi è stato accolto con tutti gli onori del caso. Nel suo intervento ha ricordato il fratello Mario, più giovane di lui di 11 anni, scorta del giudice Rocco Chinnici che fu ucciso in uno dei primi attentati al tritolo a Palermo nel 1983.

Caino vive a Palermo

Pietro, che ha seguito tutta altra strada laureandosi in giurisprudenza e scrivendo libri, ma facendo di tutto per ricordare il sacrificio del fratello – che all’epoca era già padre ma aveva scelto ugualmente di accompagnare il giudice Chinnici.

“Caino vive a Palermo”, edito da apice libri, è la storia di una persona, di un attentato, ma più in generale la storia del coraggio di chi ogni giorno lotta per lo Stato e la legalità contro la brutalità della mafia, delle organizzazioni criminali, e quella cultura di silenzio e indifferenza che di fatto può uccidere come il tritolo.

Caino vive a Palermo

Alla presentazione erano presenti autorità dell’Arma e della scuola che hanno voluto ricordare la figura di Mario Trapassi, Rocco Chinnici, e l’impegno di tutti quei giovani in prima linea in Sicilia e in tutta Italia. A margine della presentazione del libro una curiosità: a Campi Bisenzio verrà presto inaugurato un tratto di strada dedicata proprio alla memoria di Mario Trapassi.

Caino vive a Palermo

Casa Editrice apice libri

2 COMMENTI

  1. Desidero ringraziarvi per la notizia della presentazione del CAINO PALERMO e chiedervi, cortesemente idi correggere ” Mario aveva 11 anni in meno del Fratello
    Grazie sentite e Saluto cordiale. Pietro Trapassi

  2. Buonasera. E’ stato un piacere pubblicare il vostro comunicato.
    Se lei ritiene io lo correggo ma tenga presente che è sta copiato esattamente come è stato inviato ed in effetti c’è scritto che Mario era più giovane di 11 anni. Se comunque ritiene che io debba cambiare la frase lo faccio senza problemi

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