60mila euro in più, rispetto a quanto assegnato dalla Regione, per garantire le stesse condizioni dello scorso anno. Sono state stanziate dal Comune di Calenzano dopo il cambiamento dei criteri regionali per l’assegnazione dei buoni servizio per l’infanzia e il conseguente taglio di oltre il 50% delle risorse a disposizione dei Comuni.
“Quest’anno è cambiato il criterio con cui la Regione assegna ai Comuni le risorse del Fondo Sociale Europeo destinate ai servizi all’infanzia – ha spiegato l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lara Burberi – e alcuni Comuni si sono trovati davanti ad una forte penalizzazione. A Calenzano sono state destinate 53mila euro contro i 114mila dello scorso anno”.
Tali risorse servono a finanziare i buoni servizio per chi non è rientrato nei posti pubblici e frequenterà invece un nido privato convenzionato, scegliendo tra i quattro presenti a Calenzano (uno in più rispetto allo scorso anno) L’Albero Nido, Il Fantabosco, I cinque nanetti e il Clip e i due di Sesto Fiorentino Il Cappell’Ajo matto e L’arcobalena. Il contributo, definito in base alla soglia ISEE della famiglia, servirà a coprire la differenza tra la tariffa privata e quella comunale, fino ad un massimo di 400 euro mensili.
“Abbiamo fatto presente il problema alla Regione Toscana – ha continuato l’Assessore Burberi – che sta valutando eventuali correttivi a questa distribuzione delle risorse. Nel frattempo però dovevamo dare una risposta alle famiglie, nel momento in cui stanno decidendo l’iscrizione al nido. Per questo il Comune ha deciso di stanziare 60mila euro dal proprio bilancio e tornare così alla cifra dello scorso anno, dato che anche la lista di attesa è rimasta praticamente invariata”.
L’ufficio scuola sta contattando in questi giorni le prime famiglie in graduatoria, dopo aver esaurito i posti comunali disponibili. I contributi saranno assegnati fino ad esaurimento delle risorse a disposizione.
Comune di Calenzano
