Il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini ha risposto martedì 30 maggio in Consiglio comunale a un’interrogazione sull’acquisto del Castello, in merito a tempistiche e investimenti.
Il sindaco ha ripercorso tutte le tappe, a partire dal 1992, anno in cui il complesso immobiliare a Calenzano Alto fu preso in affitto dal Comune ricordando che da allora le Amministrazioni che si sono succedute hanno più volte chiesto alla proprietà la disponibilità a vendere il complesso immobiliare, che costituisce un elemento identitario per la comunità di Calenzano, senza riscontro positivo.
Nel 2021 è stato pubblicato il bando dall’Istituto per il credito sportivo che, con una specifica linea di finanziamento a tasso zero, promuoveva il recupero e l’acquisto di beni facenti parte del patrimonio culturale per i quali, entro la scadenza del 31 dicembre 2021, venisse perfezionato il contratto di mutuo con ICS e il conseguente acquisto del bene fosse stipulato entro il termine di 18 mesi dal contratto di mutuo, con possibilità di proroga per ulteriori 6 mesi.
“Facciamo chiarezza – ha spiegato Prestini – sulle tempistiche. La trattativa con la proprietà doveva necessariamente essere fatta e perfezionata nel corso del 2021, pur sapendo che una volta concordate, sulla scorta della perizia estimativa, le condizioni economiche della compravendita, tale compravendita non sarebbe potuta intervenire prima dei 18-24 mesi previsti dal Bando dell’Istituto mutuante”.
Il sindaco ha spiegato che aspettare la definizione delle problematiche fiscali e catastali da parte della proprietà e dopo perfezionare il mutuo e l’atto di compravendita “era possibile ma avrebbe comportato un danno per il Comune”. Posticipare al gennaio 2024 la stipula del contratto di compravendita avrebbe infatti determinato ugualmente il pagamento dell’affitto mensile del Comune alla proprietà ma il mutuo necessario per pagare il prezzo della compravendita, pari a 3.300.000 di euro, non avrebbe più beneficiato delle condizioni di favore eccezionalmente previste dal Bando del 2021. Infatti contrarre un mutuo alle condizioni oggi previste, ha spiegato Prestini, “avrebbe significato accollarsi gli interessi passivi a condizioni penalizzanti per l’Ente: com’è noto i tassi d’interessi di oggi sono molto aumentati a seguito della stretta monetaria disposta dalla BCE, comportando quindi un maggior onere per il Comune di oltre 2,4 milioni di euro rispetto alle condizioni del mutuo contratto nel 2021”.
Il sindaco ha anche ricordato che da qualcuno è stato fatto “un paragone improprio tra il valore di acquisto del Castello di Calenzano, che è stato determinato con una perizia giurata da tecnico abilitato, e quello di Legri risultante da internet. Date le consistenze effettive dei due complessi immobiliari, quali risultano dalle visure catastali, il prezzo di vendita al mq del Castello di Legri infatti risulta maggiore di oltre il 30% rispetto al prezzo al mq concordato per il Castello di Calenzano Alto. Questi sono i dati oggettivi dell’operazione messa in campo del Comune – ha concluso Prestini – utilizzando un’opportunità che ci consente di perseguire un obiettivo da tanto tempo prefissato dalle amministrazioni di Calenzano e che, finalmente, vede l’ormai prossima concretizzazione a condizioni favorevoli e non ripetibili per il Comune”.
Comune di Calenzano