CALENZANO – Un accordo, che vede impegnati Comune di Calenzano, enti di ricerca, associazioni, aziende agricole, operatori commerciali con l’obiettivo di dare vita a una governance partecipata in materia di tutela e salute del suolo.
Venerdì scorso nel palazzo comunale è stato siglato l’Accordo di gestione territoriale, il documento finale del progetto Humus – Healty Municipal Soils. Il Comune di Calenzano nel 2024 è stato scelto da ANCI Toscana, ente capofila del progetto Humus, come uno dei casi pilota “Suolo & Biodiversità” e ha aderito al Manifesto per la missione del suolo della Commissione Europea, che prevede un impegno verso pratiche dedicate alla salute dei terreni.
Tra aprile 2024 e gennaio 2025 si è svolto il percorso partecipativo del Comune di Calenzano, con la collaborazione di Anci Toscana e con il supporto di un team multidisciplinare di ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Architettura e del Dipartimento di Scienze e tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Università degli studi di Firenze. Sono stati realizzati eventi pubblici, una campagna di interviste tecniche, incontri di co-progettazione con i portatori di interessi, laboratori con le scuole e un questionario conoscitivo rivolto alla cittadinanza. Ne è emerso che nonostante Calenzano possa apparire come un territorio prevalentemente urbano, secondo alcuni intervistati la percezione sta negli anni progressivamente cambiando, grazie all’attenzione crescente di operatori e del Comune verso l’agricoltura biologica e di qualità tale da ritenerlo un “territorio in conversione”.
Da un punto di vista dell’uso del suolo, Calenzano vede la coesistenza di tipologie distinte: urbano, agricolo e forestale. Il documento finale scaturito dal processo partecipativo prevede una serie di azioni su tutte le tipologie di suolo, in vari ambiti. Si considerano quello urbanistico – con il recupero e il riutilizzo di edifici esistenti al posto di nuovo consumo –, quello agricolo, con promozione delle filiere locali e sostegno alle attività agricole come presidi del territorio, passando dai progetti sulla biodiversità e dagli obiettivi del progetto Rifiuti Zero. Attenzione anche alla risorsa idrica, con l’obiettivo di programmi di monitoraggio e campionamento.
“La firma dell’Accordo di gestione – commenta la vicesindaca con delega all’Ambiente, Martina Banchelli – ci permette di entrare in una fase operativa, dopo il percorso approfondito e partecipativo di analisi. Ricordiamo che il progetto è aperto a ulteriori adesioni, sia a chi ha partecipato alla fase preliminare sia a chi è interessato a condividere obiettivi e buone pratiche per tutelare e salvaguardare il suolo, la cui salute è fondamentale per tantissimi aspetti, basti pensare alla nostra alimentazione”.
Per informazioni e adesioni, scrivere a [email protected]