Camilla Sanquerin (Pd): “E’ necessario ripensare la piana in maniera globale”

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Il consiglio comunale di martedì 16 giugno ha approvato gli ordini del giorno di Sesto Bene Comune e del Gruppo Misto volti a bloccare la procedura per la realizzazione dell’inceneritore. Il gruppo PD ha votato le mozioni nonostante qualche mese fa il sindaco si fosse espresso in maniera diversa. Immediatamente sono scoppiate le polemiche, per altro inasprite dal comunicato di nove consiglieri PD che hanno accusato il sindaco di non avere una linea politica chiara.

TuttoSesto ha intervistato il segretario comunale del PD Camilla Sanquerin per fare il punto della situazione.

Qual è la tua opinione sulla decisione presa dal consiglio comunale di porre uno stop alla procedura per la realizzazione dell’inceneritore?
“La scelta dell’inceneritore viene da lontano ed è stata fatta all’epoca in scienza e coscienza per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti che, non dimentichiamocelo, resta e deve essere affrontato in maniera responsabile. Penso che la questione debba essere analizzata alla luce delle novità senza per questo pensare che la soluzione possa essere rappresentata dalle discariche o dal trasporto dei rifiuti con i camion attraverso l’Europa. Tra l’altro questa soluzione sarebbe scevra da rischi per la salute? Ho qualche dubbio. Recentemente la Regione Toscana ha dimostrato di avere, come priorità per quest’area, l’aeroporto. Noi pensiamo, e lo abbiamo sostenuto, che le priorità siano altre. Soprattutto pensiamo che la politica di un pezzetto per volta non sia adeguata e pertanto l’idea nuova è quella di dire ‘fermiamoci e ripensiamo tutto insieme’. Gli elementi nuovi devono essere presi in considerazione, ma in maniera globale”.

Il fatto che la decisione sia stata presa quasi all’unanimità rappresenta un fatto positivo?
“Se le decisioni saranno coerenti senz’altro sì. Se la decisione è convinta e sarà portata avanti coerentemente, quello di martedì può essere considerato un risultato molto importante. Se invece si è trattato solo di un passaggio per sfangare il consiglio comunale possiamo aspettarci solo che i nodi vengano al pettine. E’ evidente poi come all’interno di quei ventuno voti favorevoli all’ordine del giorno ci siano molte sfumature, ma è normale e va bene così”.

Il comunicato dei nove consiglieri PD a seguito del consiglio comunale sembra riaprire una spaccatura all’interno del PD. Cosa ne pensi?
“Il problema è il solito. Capire qual è la rotta. Qual è la posizione del sindaco? Quale posizione intende portare avanti? Non possiamo accettare il solito refrain secondo il quale tutto è deciso altrove e noi dobbiamo solo salvare il salvabile? Abbiamo maggiori ambizioni per Sesto Fiorentino. Possiamo fare qualcosa di più”.

Come ti spieghi il cambiamento d’opinione del sindaco in così poco tempo su un tema così importante?
“Ripeto, se il sindaco porterà coerentemente avanti quello che ha sostenuto durante il consiglio comunale in Conferenza dei Servizi e negli altri appuntamenti istituzionali non posso che pensarne bene anche se la proposta non è arrivata dal PD. Con certezza, la sua decisione potremo giudicarla solo nelle prossime settimane. Certo l’impegno preso nei confronti del Consiglio è preciso e si dovrà tenerne conto, altrimenti quest’ultimo diventerebbe una sede istituzionale senza significato”.

 Come segretario come pensi di ricucire questo strappo?
“Ci ho provato in tutti i modi possibili ed immaginabili. Se qualcuno ha soluzioni o suggerimenti, li accetto volentieri perché non so più cosa inventarmi. Abbiamo discusso le questioni sia nelle nostre sedi sia in assemblee pubbliche. Non ho avuto riscontri. Per trovare un accordo bisogna essere in due, ma di fronte alle mie proposte ho ricevuto solo silenzi e scrollate di spalle”.

Quindi non vedi un futuro roseo per il Pd di Sesto.
“Sicuramente il futuro del PD è complicato e dipende da tanti fattori, ma la cosa più preoccupante è il rapporto con questa amministrazione che mi appare sempre più duro. Siamo aperti a tutti i suggerimenti, purché rappresentino un bene per la città e non siano toppe provvisorie. Vedo un futuro parecchio complicato”-

Molti sostenitori del Partito chiedono della Festa annuale. Anche quest’anno non si è tenuta. Come mai?
“Le motivazioni sono quelle dello scorso anno. La formula che abbiamo portato avanti per anni purtroppo non è più sostenibile né da un punto di vista economico né da un punto di vista organizzativo. E’ un problema all’ordine del giorno per il Partito di Sesto. La festa è un appuntamento prezioso, dobbiamo provare a ridisegnarla in considerazione anche delle difficoltà che derivano da una militanza che è diversa da quella di qualche anno fa. Sono molti meno quelli che oggi garantiscono un impegno costante, magari anche stando dietro le quinte. Bisogna tener conto di questa realtà, ma proprio per non disperdere totalmente questo patrimonio parteciperemo alla festa delle Cascine. E’ chiaro che l’impegno per l’anno prossimo (ma bisogna partire subito), è quello di trovare una formula economicamente sostenibile”.

STEFANO NICCOLI

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