Campi: approvata mozione di Forza Italia per riqualificare il mulino San Moro

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Gandola - mulino

E’ stata approvata all’unanimità la mozione di Forza Italia sulla riqualificazione del mulino di San Moro che si trova in via delle Molina, alla confluenza del Fosso Macinante col Bisenzio, nella zona del Valico a San Donnino.

L’antico Mulino – precisa Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio  – risale al XVII secolo ed è uno dei pochi esemplari di mulino rimasti in piedi nella Piana fiorentina. Ancora oggi, nonostante il cattivo stato di conservazione, l’apparato macinante e altri particolari architettonici risultano ben visibili, ma la situazione di precarietà della struttura complessivamente intesa è preoccupante. Con l’atto approvato anche con l’apporto della maggioranza consiliare che mi sento di ringraziare vivamente abbiamo impegnato il sindaco e la giunta ad attivarsi prontamente nei confronti del Comune di Firenze, proprietario dell’immobile, per richiedere l’avvio, congiuntamente con l’amministrazione campigiana, di un organico progetto di riqualificazione della struttura e valutare se sia possibile chiedere il trasferimento della proprietà della struttura presso il Comune di Campi Bisenzio visto il mancato interesse in tutti questi anni dimostrato dal Comune di Firenze. Il Mulino, infatti, spiega ancora Gandola, si trova sul territorio del comune di Campi ma è di proprietà del Comune di Firenze”.

“Della questione – aggiunge Angela Tesi, responsabile azzurra di San Donnino – ce ne stiamo occupando oramai da anni, già nel novembre 2012 eravamo intervenuti per conoscere lo stato dell’arte e le tempistiche per la risoluzione dell’annosa problematica visto che all’epoca veniva anche denunciata la presenza di amianto nel tetto della struttura che poi è stata bonificata”.

“Adesso – commentano Gandola e Tesi opportuno sviluppare un dibattito in merito su quale destinazione dare al mulino oramai da tempo inutilizzato.  Negli ultimi anni sono state avanzate plurime idee di realizzare al suo interno un museo dell’acqua, vista la sua vicinanza al parco fluviale nella zona dei Renai, così come non sono mancati tentativi di alienazione per porre fine al degrado esistente o proposte di realizzare una struttura ricettiva. Ad oggi il Mulino non svolgendo alcuna funzione né pubblica, né privata è un vero e proprio intralcio allo sviluppo urbanistico e alla riqualificazione dell’area e per questo speriamo che l’atto approvato consenta, dopo tanti anni di stallo, di ridare una definitiva accelerazione all’annosa questione per sviluppare un progetto di riqualificazione dell’immobile così come auspicato da tempo dagli stessi residenti”.

 

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