Campi, centrodestra compatto contro i parcheggi a pagamento

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La notizia l’avevamo già comunicata nei mesi scorsi durante la redazione del bilancio di previsione del Comune ma è solo nei giorni scorsi che l’amministrazione comunale ha affidato in project financing la realizzazione e la gestione di un sistema di servizi integrati per la gestione della sosta su strada alla società Input S.r.l.. A breve nel centro di Campi si pagherà il parcheggio e lo pagheranno, in alcuni casi, pure i residenti che non hanno posto auto privato e i lavoratori. Una scelta davvero inaccettabile”.

Si esprimono così Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia, Maria Serena Quercioli, capogruppo di Liberi di Cambiare, Andrea Cantini e Filippo La Grassa, consiglieri comunali della Lega,e Gianni Baudo del gruppo misto.

“Nello specifico – spiegano i consiglieri –   il piano parcheggi della giunta di Emiliano Fossi sarà valido dal lunedì al sabato (festivi esclusi) dalle 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 19”.

La Tariffa A (alta rotazione) sarà in Via Garibaldi, Via Falcini, Via Buozzi, Via Tintori, Piazza della Resistenza, Piazza Matteucci, Piazza Ballerini con queste condizioni:

– 15 minuti gratuiti una volta al giorno

– Tariffa oraria: 1,00 euro

– Tariffa minima 0,50 euro per 30 minuti

– Sosta massima: 3 ore

– Non valgono abbonamenti

 

La Tariffa B (rotazione e residenti) sarà su Via Aldo Moro, Via Venezia, Via Ferrucci/Sestini, Via XXV Aprile, Via Tesi, Via Don Gnocchi con queste condizioni:

– Nessuna gratuità

– Tariffa oraria: 1,00 euro

– Tariffa minima 0,50 euro per 30 minuti

– Abbonamento gratuito per 1 auto per ciascun nucleo familiare residente nella via

 

La Tariffa C (bassa rotazione) riguarda Via Masaccio, Via Don Gnocchi, Piazza Gramsci e queste le condizioni:

 

– Nessuna gratuità

– Tariffa oraria: 0,80 centesimo

– Tariffa giornaliera: 5,00 eur

– Abbonamento lavoratori del centro: 25,00 euro/mese con un massimo di 100

abbonati.

 

“I proventi dei parcheggi a pagamento – da quanto si apprende – saranno rivolti  al miglioramento della mobilità urbana e il servizio di gestione dei parcheggi a pagamento decorre dall’attivazione dei parcometri per la durata di 8 anni. La decisione essendo già deliberata difficilmente verrà rivista. In tal modo dunque, Sindaco e giunta, quattro mesi dopo la fine del lockdown e l’inizio di una crisi economica a livello nazionale, decidono di equiparare il centro e le zone limitrofe al centro a quello di Sesto, di Prato, di Firenze: tutti Comuni con caratteristiche diverse.

In zona A non sono previste agevolazioni per i residenti e chi ha un solo posto auto privato e chi non ce l’ha dovrà andare altrove; in zona B c’è l’agevolazione solo per una vettura per famiglia. Infine, in zona C le agevolazioni non ci sono per nessuno e coloro che vengono a lavorare da fuori dovranno pagare. A questo punto pure i dipendenti Coop non vedranno l’ora di trasferirsi presso il nuovo supermercato in via Palagetta. Venticinque euro al mese sono (per 11 mesi) 275 euro l’anno offerti al Comune per la manutenzione delle strade.

Questa manovra economica non era prevista nel programma elettorale del centrosinistra e probabilmente è sintomo di difficoltà economiche piuttosto urgenti. La delibera è del 4 agosto ed è andata in pubblicazione un mese dopo esatto, quasi a voler nascondere l’atto.

Come mai questa decisione così urgente di introdurre i parcheggi a pagamento? Perché ai cittadini non è stata detta la verità sulle difficoltà economiche? In un momento di grave crisi economica dove anche a Campi Bisenzio diverse attività commerciali hanno chiuso, sono stati introdotti i parcheggi a pagamento che penalizzeranno negozi, visitatori, aziende e residenti.

Campi è forse l’unico comune della Toscana ad aver pensato, dopo il dramma economico ed umano prodotto dall’emergenza Coronavirus, di mettere i parcheggi a pagamento. Mai nella storia dopo momenti così difficili si era scelto di andare a cercare soldi nelle tasche dei cittadini e di chi da fuori viene in centro per fare acquisti, per usufruire di uffici, banche, poste, bar e ristoranti.   

In Consiglio comunale è depositato, già dal dicembre scorso, un atto a firma Paolo Gandola che chiede alla Giunta di rivedere completamente questa scelta, ci auguriamo che la maggioranza vorrà sostenere questa proposta che oggi più che mai appare iniqua se non addirittura dissennata“.

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