Campi, Chini: “Raccolta differenziata, conti pubblici, liceo e aeroporto. I quattro punti su cui Fossi inganna i cittadini”

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Mercoledì 30 maggio il candidato sindaco di Campi Bisenzio, Adriano Chini, ha tenuto un’assemblea pubblica al circolo Rinascita:

Non ho nessun problema personale con Emiliano Fossi. Il problema è di carattere politico e, soprattutto, inerente alla gestione che ha fatto della cosa pubblica in questi 5 anni: questa amministrazione è stata reticente e menzognera. Proprio in tale comportamento vergognoso risiede la ragione per cui il sindaco uscente non accetta di confrontarsi“, dice Adriano Chini.

Quattro gli argomenti su cui si è imperniato il discorso del candidato alle prossime Comunali del 10 giugno. In primo luogo – si legge in una nota stampa – ha ribadito come i conti pubblici dell’ente locale fossero stati lasciati in ordine, con un avanzo di 2,5 milioni di euro nel 2012. Ha illustrato i bilanci consuntivi e soprattutto ha citato, per smascherare le affermazioni degli attuali amministratori, una loro delibera: la numero 89 del 29 aprile 2014. In questo atto ufficiale, proprio loro attestavano di avere un avanzo di amministrazione pari a quasi 1,9 milioni di euro, di cui 1 milione e 814mila euro derivanti dall’esercizio in cui Campi era guidato dallo stesso Chini.

L’altro aspetto che è stato puntualizzato è quello relativo alla raccolta differenziata. Il 6 ottobre 2015 il sindaco Fossi aveva dichiarato che questa, tra il 2008 e il 2013, aveva percentuali ridicole. “In quegli anni – ha detto Chini è aumentata del 13,4%, arrivando al 49,59%. Adesso, dopo la sua legislatura, dove di fatto non si è occupato di questo aspetto, siamo al di sotto del 55%”.

Un ulteriore affondo è stato portato in merito alla questione del liceo Agnoletti. “Il 23 dicembre 2015, il consiglio della Città Metropolitana ha approvato la definitiva soppressione della scuola media superiore di Campi – ha ricordato -. Il 24 gennaio 2016, il vicesindaco ha dichiarato che i ragazzi e il liceo di Campi avrebbero potuto dormire sonno tranquilli per molti anni, perché lo spostamento avrebbe riguardato unicamente la sede di Sesto Fiorentino. Infatti si è visto come è andata a finire. Su questo argomento stanno confondendo i cittadini e lo stanno facendo deliberatamente”. 

La stoccata finale, però, è arrivata sull’aeroporto. “A parte che Fossi, dal 2013 a oggi, ha cambiato opinione ben 19 volte su questa struttura, il che la dice lunga sulla sua coerenza, ma c’è un atto ufficiale che smentisce quanto va asserendo ora. Il 5 aprile del 2017 è stato approvato il Piano Strategico della Città Metropolitana di Firenze che comprendeva anche l’ampliamento del Vespucci. Solo il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, ha votato contro, mentre per il primo cittadino di Campi andava tutto bene. Per cinque anni questi amministratori non si sono visti, non sono mai scesi tra la gente se non per inaugurazioni o proclami. Sono rimasti chiusi nel municipio, asserragliati e inavvicinabili dai cittadini. Solo adesso, in campagna elettorale, si sono svegliati e cercano di occupare ogni spazio possibile, anche a sproposito. Credo però che sia troppo tardi e che gli elettori campigiani siano d’accordo con me nel rimandarli a casa“.

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