“Il centro di Campi continua a vivere una grave situazione di incertezza e molti negozi di vicinato, dopo le diverse chiusure registrate lo scorso fine anno, continuano ad essere oggi in affanno. Per questo sono davvero gravi i ritardi nell’attuazione degli impegni assunti dall’amministrazione comunale all’interno del protocollo centro vivo. Al riguardo serve un netto cambio di passo”.
Così si è espresso Paolo Gandola, capogruppo di Forza Italia a Campi Bisenzio, commentando la mancata attuazione di tanti degli impegni che l’amministrazione comunale nel luglio 2019 aveva concordato con le categorie economiche formalizzando il “Protocollo centro vivo“.
“Con il protocollo – ha continuato Gandola – l’amministrazione aveva delineato una serie di interventi da attuare per dare risposte alle esigenze delle attività economiche che sono presenti in centro. Purtroppo, molte delle scadenze temporali previste non sono state rispettate e tutto ciò, anche alla luce della situazione di crisi generale del commercio costituisce un fatto grave e negativo. Con l’ultimo bilancio preventivo, ad esempio, non sono stati previsti, così come promesso, la creazione di incentivi all’apertura di nuove attività all’interno di alcune categorie merceologiche tra cui food&beverage o facilitazioni per l’organizzazione di eventi e rassegne. Non solo, non è stato effettuato il potenziamento della segnaletica verticale per arrivare al parcheggio di piazza Gramsci, nè è stato previsto l’accesso al parcheggio dalla stessa piazza che l’amministrazione si era impegnata ad effettuare entro settembre 2019.
Ancora, non è stato assunto nessun provvedimento utile a mantenere il decoro delle vetrine con particolare riferimento ai fondi sfitti la cui attuazione anche in questo caso era prevista entro il settembre scorso, né si è provveduto ad effettuare un ridisegno delle aree di sosta con un nuovo piano parcheggi che interessi Piazza Ballerini, Piazza Matteotti e Piazza Fra Ristoro. Infine, non si è nemmeno provveduto a migliorare la segnaletica di ingresso al centro, includendo quella del centro commerciale naturale, impegno che in questo caso doveva essere assolto entro lo scorso anno. Insomma un vero e proprio nulla di fatto che ha dimostrato come il protocollo sia stato solo un bella iniziativa spot a favor di telecamere. La situazione, tuttavia, rimane grave e questo dovrebbe sollecitare l’amministrazione a procedere spedita nell’assunzione di questi e di molti altri interventi. Anche l’introduzione del disco orario di un’ora di sosta in Piazza Gramsci è risultato un provvedimento errato che anziché consentire la rotazione delle auto ha di fatto desertificato e reso inutile il parcheggio. In tutta la città, infatti, il disco orario è previsto per almeno due ore di sosta (a parte i due casi di Piazza Matteotti e Piazza Fra Ristoro) e risulta incomprensibile come mai in piazza Gramsci sia stata consentita solo la sosta di un’ora.
Risulta poi grave la situazione dei locali di ristorazione, mentre nei territorio circostanti si è verificato un importante crescita dei locali di ristorazione anche con l’arrivo di importanti catene a Campi, al contrario, da anni assistiamo ad una moria degli storici locali che, una volta chiusi, cambiano destinazione produttiva abbandonando l’attività di ristorazione – come nel caso del ristorante Rodolfo – o non riescono ad essere nuovamente collocati sul mercato come nel caso dell’ex ristorante la Fontana/Omero situato in pieno centro storico. S
Sul punto – ha concluso Gandola – non è più rinviabile l’adozione di un vero ed organico piano del commercio. Per questo ho già depositato una Mozione in tal senso affinchè, anche alla luce del rinnovo degli strumenti urbanistici, l’amministrazione comunale provveda a redigere il piano di sviluppo commerciale integrato , un vero e proprio documento strategico del commercio, affinché sia possibile elaborare un documento settoriale di programmazione territoriale che contenga un’analisi dello stato del commercio, costituita da una quantificazione del fenomeno commerciale, comprendendo gli esercizi di vicinato suddivisi per settore merceologico, nonché l’individuazione delle aree da sottoporre eventualmente a misure di incentivo. Tutto ciò con l’intento di assicurare l’equilibrio tra le diverse tipologie di attività commerciali e le diverse forme di vendita e consentire la valorizzazione e la salvaguardia del servizio commerciale di prossimità”.