Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa con sull’incontro organizzato da Sinistra Italiana Campi Bisenzio sul tema della scuola:
“Serata partecipata, quella di mercoledì 23 maggio al Circolo San Martino di Campi Bisenzio, sui temi della scuola e organizzata da Sinistra Italiana.
A introdurre il dibattito è stato Tommaso Tofani, segretario locale di SI. “La cosiddetta Buona Scuola non ha prodotto i risultati sperati perché ha ribaltato l’ottica dell’insegnamento: si è guardato unicamente all’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro e non alla loro educazione – ha spiegato -. Così si è perso il concetto di una scuola che forma attraverso la cultura e che agevola l’emancipazione delle nuove generazioni. C’è poi da rimarcare che non si è puntato all’abolizione di quelle barriere economiche che non consentono a tutti l’accesso all’istruzione: una scelta strategica del tutto errata. Ma, siccome per noi la scuola è invece fondamentale, ci impegneremo per la nascita di un istituto superiore nella zona tra l’Hidron e lo stadio Zatopek. Inoltre voglio rendere noto che la petizione “SalviAmo il Liceo” ha raccolto 700 firme nel giro di una settimana e questo è un segnale forte di quanto il problema coinvolga i campigiani”.
È toccato poi alla senatrice di Sinistra Italiana, Alessia Petraglia, trattare due temi scottanti e poco considerati: la mancanza di insegnanti di sostegno e lo stato disastroso dell’edilizia scolastica. “Le competenze in materia, prima provinciali, sono ora di pertinenza della Regione, ma senza la consulenza e il confronto con gli enti locali, il sistema non può funzionare. Servono aiuti alle famiglie in difficoltà per l’acquisto dei libri e per il trasporto scolastico: tocca all’amministrazione pubblica provvedere affinché tutti possano accedere al diritto all’educazione. Il Comune si rappresenta attraverso il welfare e così dimostra la sua attenzione nei confronti dei cittadini. A Campi, con l’amministrazione Fossi, non è accaduto: battiamoci perché la situazione cambi”.
La candidata consigliera e insegnante, Aurora Cocuzza, ha puntato il dito contro la carenza di spazi scolastici: “Il problema non è stato considerato complessivamente, ma si è cercato solo di rattoppare: non c’è stata nessuna risposta organica al sovraffollamento. Se non si risolve questa situazione, ci saranno gravi conseguenze sotto il profilo didattico ed educativo. Anche la manutenzione è stata carente e ciò, oltre a rappresentare un pericolo per bambini e studenti, denota un’assenza di programmazione da parte del sindaco uscente”.
Stefania Romolini, lei pure docente e candidata al consiglio comunale, ha sollevato un’ulteriore questione che, nell’ultimo quinquennio, ha acuito le tensioni tra Comune, scuola e famiglie. “In questa amministrazione è mancato un punto di riferimento per i genitori e i problemi che abbiamo evidenziato non sono di ora, ma arrivano dal 2013. La giunta uscente se ne interessa adesso, in campagna elettorale, ma nel corso della legislatura sono mancate le risposte che i cittadini chiedevano. E questo è ancora più strano per il fatto cheproprio Fossi è stato per anni assessore alla Pubblica Istruzione e alla Cultura: evidentemente da quell’esperienza ha imparato ben poco”.