E’ caos sul laghetto di Peretola, vicino all’aeroporto di Firenze. La riserva d’acqua, infatti, si è prosciugata non a causa della siccità, ma della copertura di parte del canale immissario. Occhi puntati sul cantiere della Falorni Pharma, officina farmaceutica con sede a Serravalle Pistoiese in fase di realizzazione nella zona di via Pasolini. Il Comune di Sesto Fiorentino ha annunciato che cercherà di trovare una soluzione in grado di ripristinare l’afflusso d’acqua verso il lago.
Nel frattempo tuttosesto.net ha sentito l’opinione di Simone Guidotti, fotografo naturalista, presidente del circolo di Legambiente Sesto e autore del libro “La Piana di Sesto Fiorentino e il suo parco“.
“I fenicotteri non hanno una calendarizzazione della migrazione. Si spostano e si fermano a seconda delle esigenze. Se ne può fermare uno, ma anche 250 come accaduto tra febbraio e marzo 2018. Il lago di Peretola non è importante solo per i fenicotteri: è importante come ambiente per gli animali che hanno un passo regolare, quelli che arrivano in autunno e ripartono in primavera. L’acqua arriva al lago da via Pasolini attraverso un percorso . C’è un bypass ufficiale sotto il canale di cinta che recupera l’acqua dalla gora.
In estate il lago sarebbe stato secco in ogni caso. Forse comincia a recuperare acqua in questo periodo. La prima parte del fosso non era mappata, quindi non aveva nessuna ufficializzazione. Il terreno è diventato di proprietà della Falorni che ha aperto il cantiere e ‘tappato’ il fosso. L’amministrazione comunale ha perorato questa causa perché non vuole perdere il lago. Ci siamo attivati facendo dei sopralluoghi con i responsabili del cantiere. C’è una possibilità, anche se costosa: l’intubazione del percorso d’acqua. Io ho esposto la soluzione all’amministrazione comunale che si è rapidamente attivata per la ricerca di una soluzione che peraltro sembrerebbe prossima.
STEFANO NICCOLI
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