Su La Nazione troviamo un’intervista a Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti. Alcune alcune sue parole:
Superato lo scoglio della valutazione d’impatto ambientale, qual è il prossimo step per l’aeroporto di Firenze?
“I prossimi passi sono rappresentati dalle verifiche che l’osservatorio ambientale provvederà a eseguire per garantire il totale rispetto delle condizioni indicate dal decreto Via che ha sancito la piena compatibilità ambientale del progetto di sviluppo dell’aeroporto. L’osservatorio si è già insediato e sta lavorando in modo serrato. Seguirà l’acquisizione della conformità urbanistica, attraverso i lavori della specifica conferenza di servizi convocata e presieduta dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti“.
L’Osservatorio ambientale avrà il compito di monitorare la realizzazione di un’opera molto avversata per motivi di salvaguardia della natura e della salute. Lei ha sempre sostenuto che le mitigazioni renderanno migliore l’aria e arricchiranno il verde dell’area. Come?
“Attraverso la realizzazione di un sistema integrato di miglioramento ambientale della Piana che prevede molteplici interventi che, sinergicamente, valorizzeranno l’assetto paesaggistico dei luoghi, ne contrasteranno la frammentazione, incrementeranno il valore ecologico e naturalistico del territorio, porteranno alla concreta strutturazione di aree rurali tradizionali e alla creazione di nuove aree ricreative di aggregazione, favorendo significativamente la mobilità sostenibile, l’intermodalità dei collegamenti e la fruizione pubblica del territorio“.
Quindi sull’ambiente ci sarà un investimento significativo.
“Prevediamo di investire circa 30 milioni di euro in opere di compensazione, importo che rappresenta circa il 10% dell’investimento complessivo, contro una media nazionale dell’1-2%, a testimonianza di un’opera sostenibile. Non dimentichiamo inoltre la riduzione del rumore di oltre l’80% rispetto alla situazione attuale con la “liberazione” di interi quartieri come Brozzi, Quaracchi e Peretola. In poche parole grazie a noi nascerà il tanto atteso parco della Piana“.
La commissione ministeriale ha imposto una lunga serie di prescrizioni nei vari capitoli di tutela ambientale, della salute e dei rischi: si riuscirà a ottemperare a tutti gli obblighi senza accumulare ritardi?
“Le prescrizioni sono 62 ed essendo argomentate e trattate più volte possono essere raggruppate in pochi gruppi omogenei. Nessuna contempla l’obbligo di modificare il masterplan. Tutte le scelte progettuali e strategiche di Toscana Aeroporti sono state ritenute condivisibili e adeguate e questo ci porta a pensare che riusciremo a ottemperare alle prescrizioni nei tempi previsti“.
Quando la prima pietra? Quando l’opera conclusa?
“Siamo pronti con i progetti e a breve sarà convocata la conferenza dei servizi, poi iniziano gli espropri e le gare. I lavori partiranno entro fine anno. E dalla posa della prima pietra stimiamo che l’opera sarà conclusa in 18-24 mesi“.