Proseguono le indagini sul caso del prete pedofilo di Calenzano, don Paolo Glaentzer, scoperto da un residente appartato in auto con una ragazzina di 11 anni il 23 luglio scorso. Dopo l’arresto del parroco – tutt’ora agli arresti domiciliari nella sua casa di Bagni di Lucca – la procura pratese – scrive La Nazione – ha sentito diversi testimoni, persone che nell’imminenza del fatto avevano raccontato a giornali e tv di quello strano viavai intorno alla casa della ragazzina, adesso tolta ai genitori insieme ai tre fratelli con un provvedimento del tribunale dei minori.
Via vai sospetto che sarebbe stato notato da conoscenti e vicini anche prima che il parroco venisse trovato in auto con la bambina. Le indagini ora puntano ad accertare se ci siano stati altri episodi simili a danno della ragazzina da parte di altri adulti. Un quadro reso ancora più fosco per l’omertà di chi aveva sostenuto di aver visto altri uomini girare intorno alla casa della bambina. Nessun altro caso di molestie su minore, invece, sarebbe emerso a carico del prete che resta indagato per i 3-4 episodi confessati dallo stesso don Paolo (difeso dall’avvocato Valeria Fontana) al pm Laura Canovai. Fatti confermati ‘candidamente’ (“credevo che la ragazza avesse 14-15 anni“, la sua unica difesa) al gip Francesco Pallini durante l’interrogatorio di garanzia. L’accusa resta di violenza sessuale su minore riferita solo alla undicenne; la posizione del prete sarebbe chiusa e si potrebbe andare presto a giudizio immediato.