Questa mattina sono stata a fare un sopralluogo al Molino del Lice, una struttura in evidente stato di abbandono e pericolante utilizzata per adesso, senza alcun titolo, da una associazione che la utilizza per alcune sue attività legate alla coltivazione dei campi adiacenti dati loro dal comune in comodato.
Questa struttura è di proprietà della Fondazione Carmine ed è stata data in concessione dietro compenso al Comune di Calenzano per poterla recuperare. Negli anni sono state valutate alcune possibilità di recupero pubblico/privato non andate mai a buon fine visto che la struttura è molto grande( circa 1000 mq ed è completamente da ristrutturare.
Doveva essere la porta di Travalle e invece è occupata abusivamente, sicuramente a scopo benefico. Mi ha accolto uno dei responsabili dell’associazione che molto gentilmente mi ha mostrato la parte da loro occupata e i piccoli lavori fatti. Il problema non è tanto l’occupazione abusiva, quanto la pericolosità perchè la struttura è pericolante. Poche stanze sono agibili e bisogna capire con i tecnici del comune se sono davvero sicure per l’incolumità di chi le frequenta e per sollevare da ogni responsabilità gli uffici comunali preposti.
Su questa struttura mi ha spiegato il responsabile, loro avrebbero un progetto ambizioso che secondo me potrebbe essere interessante. Il problema è che il sindaco ha mentito durante l’ultimo consiglio e non capisco il perchè. Nell’ultima seduta quando gli ho chiesto se la struttura era occupata da qualcuno, lui mi ha risposto che ci sono ancora alcuni oggetti del vecchio “colono”. E invece sapeva benissimo cosa c’era. Del resto su questa struttura negli ultimi mesi si è consumato un vero e proprio giallo.
È stata messa una grande fretta da questa amministrazione con riunioni addirittura in pieno agosto per approvare un nuovo regolamento La fretta deriverebbe da un bando pubblico che dovrebbe scadere a breve proprio sul recupero di strutture come il Molino del Lice.
Altro mistero è stato consumato nell’ufficio ambiente, ad una richiesta di accesso agli atti, non avrebbe prodotto i documenti richiesti. Anche questo un comportamento anomalo. Non ho niente in contrario ad aiutare associazioni di persone volenterose ma come consigliere di opposizione voglio garantirle tutte e pretendo chiarezza. Questa trasparenza non c’è stata e il sindaco ancora una volta ha agito in maniera sbagliata.
Nel prossimo consiglio comunale presenterò alcuno documenti per chiedere spiegazioni altrimenti sarò costretta a denunciare questa situazione pericolosa nelle sedi preposte.
Monica Castro Pivetta